Legge di stabilità, i pensionati umbri chiamano a raccolta i parlamentari

La legge di stabilità che sta per arrivare in Parlamento non fa stare sereni i pensionati dell’Umbria. Per questo Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil regionali (sindacati che rappresentano oltre 100mila anziani dell’Umbria) hanno convocato un incontro con i parlamentari eletti sul territorio, al fine di illustrare “la situazione di crescente disagio economico e sociale che vivono pensionati nella nostra regione”.

Quattro senatori hanno risposto all’appello, incontrando ieri i segretari dei sindacati pensionati presso la sede della Cgil di Perugia: Valeria Cardinali (Pd), Gianluca Rossi (Pd), Nadia Ginetti (Pd) e Linda Lanzillotta (Scelta Civica, rappresentata dalla Dott.ssa Annalisa Tardioli). A loro, Spi, Fnp e Uilp hanno sottoposto un documento nel quale si sintetizzano le richieste avanzate dal sindacato in materia di lavoro, fisco e previdenza, welfare, sanità e non autosufficienza.

In particolare, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria, hanno sottolineato alcune vere e proprie emergenze, come l’equiparazione della no tax area tra redditi da lavoro e redditi da pensione (“una vera ingiustizia la disparità oggi esistente”, hanno sottolineato i segretari dei pensionati), l’estensione (promessa peraltro dallo stesso Renzi) del bonus di 80 euro anche a pensionati, la soluzione del problema tutto italiano del “fiscal drag”, causa di impoverimento costante dei redditi da pensione, il varo di una legge quadro nazionale sulla non autosufficienza, al fine di dare una dimensione nazionale ad un problema di grande rilievo che solo in Umbria interessa oltre 20mila persone.

Su questi temi il sindacato pensionati, unitariamente, ha chiesto uno sforzo concreto ai senatori presenti, anche in raccordo con parlamentari eletti in Umbria e in altre regioni, per costruire, anche grazie alla collaborazione con le organizzazioni sindacali, emendamenti capaci di introdurre elementi di giustizia sociale ed economica nel testo della legge di stabilità. A tale proposito, nell’incontro è stata anche affrontata la questione del Tfr in busta paga, sulla quale le organizzazioni sindacali dei pensionati hanno espresso forti perplessità e preoccupazione, visto che questo provvedimento rischierebbe di compromettere il secondo pilastro della previdenza, quella complementare. Così come è stata giudicata inaccettabile l’ipotesi di tassare i fondi pensione di natura contrattuale al pari delle rendite finanziarie.

I parlamentari presenti hanno dimostrato disponibilità, assicurando in primo luogo l’impegno a portare avanti alcuni temi avanzati dal sindacato nella discussione sulla legge di stabilità. E, seppure tenendo conto dei vincoli di bilancio molto stringenti – hanno sottolineato – ad avanzare alcuni emendamenti nella direzione indicata dai sindacati.

Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria hanno “preso nota” di questo impegno, riservandosi di verificare passo passo la sua concreta attuazione. Nel frattempo, la mobilitazione dei pensionati dell’Umbria proseguirà in vista della manifestazione nazionale unitaria di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del 5 novembre che vedrà l’Umbria confluire a Roma sotto lo slogan, appunto, #nonstiamosereni.

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