Ast, Renzi: “Guidi oggi ha parlato con Thyssen”, in serata la doccia fredda: Tk conferma il piano Morselli

Sulla vicenda Ast di Terni il “governo ha un ruolo di mediazione, il ministro Guidi questa mattina ha parlato per l’ennesima volta con la proprietà tedesca,continueremo a farlo nelle prossime ore” nel lavoro di “mediazione”. Lo ha affermato il premier Matteo Renzi alla direzione Pd nelle ore in cui i sindacati si aspettano che il Governo riconvochi il tavolo della trattativa con l’azienda.

Il presidente del Consiglio ha poi fatto un passaggio sullo sciopero generale di venerdì a Terni e sul ruolo del sindacato. “Una parte dei sindacati – ha detto Renzi – gioca la piazza contro il governo: a mio giudizio sbaglia. Perché il governo gioca un ruolo di mediazione” ma quella di Terni è un “piazza che fa pensare – ha aggiunto Renzi – perché parte dei cittadini si rivolta anche contro i sindacati”.

Sulle parole di Renzi in merito all’Ast è intervenuto anche il segretario regionale del Pd, Giacomo Leonelli, anch’egli presente oggi a Roma per la direzione del Pd.

“Nel rimarcare la massima attenzione del Governo per il futuro delle acciaierie – spiega Leonelli – il segretario e premier Renzi ha voluto porre l’accento, nel suo intervento, sulla crisi di rappresentanza che i fischi indirizzati dalla piazza di Terni, sabato scorso, ad alcuni leader sindacali ha messo in drammatica evidenza. Questo aspetto ci carica di un’ulteriore responsabilità che è quella di essere i depositari, a tutti i livelli, dalla segreteria regionale a quella nazionale, passando per i livelli istituzionali e il Governo, delle aspettative di una comunità, che vede in noi l’unico riferimento per una positiva risoluzione di una vertenza dal profilo preoccupante”.

“Proprio per il fatto di essere cuore, gambe e testa di questo Paese e come dimostra la piazza di Terni – ha ribadito Leonelli in direzione – il Pd porta un di più di responsabilità nella gestione, politica oltre che tecnica, della vertenza Ast e nella affermazione della strategicità a livello europeo dell’azienda”.

Nel suo intervento in Direzione nazionale il segretario regionale Leonelli ha, inoltre,  portato un contributo alla discussione sul Pd, sottolineando l’opportunità di “ripensare il partito anche a livello territoriale per evitare che i circoli diventino sempre più contenitori autoreferenziali e lontani dalla società”.

“Il Pd – ha detto – dovrà ripensare se stesso per irrobustirsi e per continuare ad accendere passione, nella convinzione che ripensarsi non significa archiviarsi. Significa avere il coraggio di mettersi in discussione, significa chiedere a chi sta fuori di aderire al Pd per cambiarci in meglio, significa sfidare noi stessi non sulla conservazione del miglior ricordo di ciò che è stato, ma sulla costruzione del miglior futuro per il paese”.

Sull’Ast in serata arriva la doccia fredda. Un’agenzia di stampa, l’Adnkronos svela particolari rispetto alla telefonata tra Guidi e Thyssen. Secondo l’agenzia, i rappresentanti della multinazionale, in contatto con Essen, avrebbero confermato alla Guidi in toto il piano con i 537 esuberi. Quindi pieno appoggio alla linea fin qui seguita dall’Ad di Ast, Lucia Morselli. L’agenzia aggiunge che, dopo i circa 70 dei giorni scorsi, altri 15 lavoratori si sono recati presso l’ufficio del personale per aderire alla proposta aziendale di “esodo incentivato” e mobilità volontaria di 80 mila euro lorde. Altre adesioni starebbero, inoltre, per pervenire all’azienda.

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