Maxi truffa all’Inps, nove umbri nei guai. Vivevano all’estero ma percepivano la pensione sociale italiana

Maxi truffa ai danni dell’Inps. Stroncato un vastissimo giro di percezione indebita della pensione sociale. L’attività, svolta dalla Guardia di finanza e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in collaborazione con il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie del Corpo, è stata condotta sull’intero territorio nazionale.

Centinaia di italiani dopo aver ottenuto l’assegno sociale, si erano trasferiti all’estero e non avevano quindi rispettato il requisito essenziale della stabile residenza e continuavano a riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito su c/c oppure tornando, saltuariamente, in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello. Sono stati così tutti denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di truffa continuata ai danni dello Stato e della collettività.

L’operazione ha riguardato 19 regioni e 81 province e i controlli sono stati eseguiti dai Reparti della Guardia di finanza territorialmente competenti. L’azione ha permesso di accertare 511 casi irregolari.

Denunciate in totale 517 persone. La frode ai danni dell’Inps è di oltre 16,5 milioni di euro.

L’attività consentirà un risparmio alla casse dello Stato pari a circa 3 milioni di euro annui per i prossimi esercizi.

Di seguito le Regioni dove sono stati riscontrati i maggiori picchi di irregolarità:

Umbria: indebita percezione di emolumenti pari ad € 553.186,60, 9 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 11 posizioni irregolari.

Sicilia: indebita percezione di emolumenti pari ad € 3.761.647,12; n. 123 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di n. 115 posizioni irregolari;

Campania: indebita percezione di emolumenti pari ad € 3.441.686,37; n. 98 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di n. 96 posizioni irregolari;

Calabria: indebita percezione di emolumenti pari ad € 2.392.214,75; n. 75 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di n. 69 posizioni irregolari;

Lazio: indebita percezione di emolumenti pari ad € 1.612.929,49; n. 48 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di n. 57 posizioni irregolari;

Puglia: indebita percezione di emolumenti pari ad € 904.495,48; n. 29 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di n. 27 posizioni irregolari;

Abruzzo: indebita percezione di emolumenti pari ad € 837.847,90; n. 32 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di n. 34 posizioni irregolar.

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