Mense Perugia, niente proroga per il servizio: verso una nuova gara

PERUGIA – Niente proroga, se non quella tecnica, per la gestione del servizio mensa delle scuole perugine. E’ la decisione ufficializzata oggi dopo un incontro tra il sindaco Andrea Romizi, i dirigenti comunali e le rappresentanze delle associazioni e dei comitati dei genitori. L’incontro aveva l’obiettivo di  formalizzare un percorso di condivisione delle scelte, iniziato a metà del mese di maggio. “È stato trovato un accordo sul fatto che il Comune procederà ad una proroga “tecnica” del servizio di circa tre mesi, con le varianti migliorative che si riterranno necessarie, funzionale alla predisposizione da parte dell’Ente di una nuova gara con il coinvolgimento dei genitori. L’Amministrazione, riconoscendo fondamentale l’apporto dei genitori, ritiene di istituzionalizzarne il ruolo partecipativo in ogni fase, sia monte che a valle, del processo organizzativo del servizio anche predisponendo la carta dei servizi”. Soddisfazione intanto dalle associazioni e dai comitati dei genitori, vista l’apertura dimostrata e l’intesa raggiunta con l’amministrazione.

Intanto il Tar aveva rinviato l’udienza sulla questione mense. La decisione era stata concordata dai legali dei genitori e del Comune, alla luce dell’inchiesta della Procura di Perugia. Una sorta di tregua, in attesa di capire gli sviluppi della situazione. I genitori infatti vogliono un impegno chiaro a invertire la rotta, a cambiare gestore, e la disponibilità dell’amministrazione comunale sembrerebbe essere massima.

Ad infuocare l’aria è stato però il post dell’assessore Francesco Calabrese: “Voglio confessare e vorrei essere indagato, vorrei un avviso di garanzia anch’io. Per quella volta che dovetti portare Giovanni al Pronto Soccorso perché non avevo pulito perfettamente la sua sogliola e gli rimase una spina conficcata sulla gola. Per le altre volte che l’aveva sputata. Per quella volta che a Lorenzo avevo dato uno yogurt che poi mi sono accorto aveva tracce di muffa (anche se era colpa del produttore, non potevo accorgermi prima), ma subito buttato, come accaduto in una nostra mensa, mica consumato”.

“Confesso di non aver mai portato ad analizzare in laboratorio i cibi appena acquistati al supermercato, o nel negozio sotto casa. Avrei potuto scoprire qualche contaminazione tipo da Lysteria monocytogenes (“batterio Gram positivo, asporigeno, aerobio-anaerobio facoltativo, presente nel suolo, acqua, vegetazione, può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli”), o da stafilococchi (“uova, carne, latte..”). E sì che quelle loro cacarelle ogni tanto un dubbio me lo dovevano far venire. Vorrei essere indagato anche io – continua l’assessore – anche se mi chiedo quanti genitori pessimi come me, siamo tutti da indagare. Il maxi-processo andrebbe celebrato al Curi. Abbiamo almeno letto che l’inchiesta perugina è una minima frazione di una vasta indagine dei Nas disposta dal Ministero della Salute in giro per l’Italia. Se alziamo lo sguardo dalle solite nostre beghe perugine e andiamo a verificare cosa riscontato in giro per l’Italia, tra quanti sequestri e strutture chiuse ovunque, potremmo accorgerci che i problemi sono altrove, non da noi. Dopo le minuziose verifiche dei Nas a Perugia, la vera notizia è che la nostra refezione scolastica è di generale e verificata qualità, salvo alcuni isolati e fisiologici casi (tra i 4.500 pasti al giorno e gli oltre 800.000 ogni anno), che si verificano ben più frequentemente nelle nostre case. Se non vogliamo essere ipocriti. O, come al solito, politicamente strumentali. E non mi risultano precedenti verifiche così minuziose, ma non servono polemiche. Quei genitori che vogliono dare una mano per migliorare ancora la qualità della nostra refezione scolastica sono certamente una risorsa, che so la nostra amministrazione vuole e deve sempre più valorizzare. Ed era il primo anno, miglioreremo ancora sul precisissimo rispetto di quanto affidato. Tutto il resto è il solito circo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.