Nocera Umbra in festa per l’Ottavo centenario di San Rinaldo, Sorrentino: “La luce contro l’epoca della post verità” [FOTO]

NOCERA UMBRA – Ottavo centenario della morte di San Rinaldo. Nocera Umbra si è fermata per onorare il suo Santo Patrono. Lo ha fatto con una cerimonia officiata dal vescovo Domenico Sorrentino e alla quale hanno partecipato, oltre al sindaco Giovanni Bontempi, anche la presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi e i sindaci della diocesi Stefania Proietti per Assisi e Massimiliano Presciutti per Gualdo Tadino.

“Il nostro passato è glorioso ed il presente è difficile – ha detto il vescovo Sorrentino – ma sentiamo che dobbiamo costruire un futuro bello per i nostri padri. Per San Rinaldo e per tutti coloro che sono stati suoi successori sulla cattedra nocerina”. Sorrentino ha poi citato il libro di don Girolamo Giovannini sulla storia della Diocesi, momenti che hanno avuto anche difficoltà ma raccontano un filo di luce. Siamo qui perché siamo certi che il filo di luce ci accompagnerà ancora. Non ci saranno problemi che dovremo affrontare da soli. Affronteremo momenti ancora duri ma non siamo soli. Se vogliamo costruire il futuro dobbiamo aggrapparci al filo di luce che si chiama Gesù”.

Poi un cenno alla “postverità”: “Saremmo nel tempo in cui non c’è più verità. Un tempo senza verità prepara la solitudine”. Nei saluti successivi alla celebrazione religiosa la presidente Porzi ha ricordato il suo legame con la città di Nocera: “Un nuovo suggestivo rimesso a nuovo. La speranza – ha detto – è guardare al passato restituendo alla città la bellezza che Nocera ha conosciuto. Sono convinta che, conoscendo i nocerini, questo obiettivo sarà centrato. Dalle istituzioni posso assicurare il massimo impegno per consentire a questa realtà di tornare quella che era”. La sindaca Proietti ha sottolineato l’intenzione di lavorare con Nocera per il ritorno della Cavalcata di Satriano. Presciutti invece ha detto che, al di là dei campanilismi e della politica: “Ci unisce un forte senso di comunità e un forte amore per le nostre radici”.

 

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