Norcia, dopo il terremoto torna l’acqua nel torrente Torbidone

NORCIA – “E vidi a Norcia ancora un fiumicello. Questo sette anni sotto terra giace, e sette va di sopra grosso e bello”. Così Fazio Degli Uberti, il poeta fiorentino del XIV secolo, descrive il Torbidone, il torrente che ciclicamente compare e scompare a causa di fenomeni carsici e che si trova nei pressi di Norcia.
In questi giorni, dopo decenni di secca, sul letto del torrente è tornata abbondante l’acqua e questo fenomeno deve essere messo in relazione con gli eventi sismici di questi mesi. Un abitante della zona racconta che l’ultima volta che ha visto scorrere l’acqua nel torrente è stato nel 1970.

img_6760Secondo la tradizione orale esisterebbe una relazione tra il piano di Castelluccio (fosso dei Mergani) che si trova in quota a 1300 metri e il torrente Torbidone che è alle porte di Norcia, a 650 metri. Si narra che sia presente un grande sifone naturale sotto al Piano di cAstelluccio che si riempie e si svuota periodicamente determinando fenomeni di magra o di abbondanza alle sorgenti del Torbidone. In altre epoche il ritorno delle acque del Torbidone era per gli agricoltori una grande opportunità poiché consentiva l’irrigazione dei campi, quindi raccolti piú abbondanti e un periodo di prosperità.

Chissà se la ricomparsa copiosa del torrente può essere messa in relazione con gli eventi sismici in corso che hanno determinato l’abbassamento di decine di centimetri del piano di Castelluccio?

 

 

 

 

 

 

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