Norcia, l’inaugurazione del centro polifunzionale firmato da Boeri entro fine giugno

NORCIA – “Parte della rinascita di Norcia passerà per il nuovo centro polifunzionale firmato dall’architetto Stefano Boeri, che contiamo di inaugurare per la fine di giugno”: lo dice all’ANSA il sindaco Nicola Alemanno che spiega come è evoluto il progetto finanziato da “Un aiuto subito”. “In un primo momento abbiamo pensato che potesse essere completata la prima parte per ospitare i lavori del Parlamento europeo che si riunì qui a fine marzo, ma i tempi non lo consentirono e quindi abbiamo deciso di destinare le quattro strutture che verranno realizzate a vari aspetti”, racconta.

“Dovrà essere – spiega – un centro ‘double face’, ottimale sia per gestire future emergenze sismiche, sia per creare manifestazioni ed eventi che aiutino la ripresa del territorio. Intanto una delle strutture sarà il Coc-Centro operativo comunale, un’altra sarà adibita a foresteria, una ospiterà manifestazioni fieristiche e altri eventi espositivi, la quarta sarà utile come auditorium per congressi e altri appuntamenti”.
Alemanno sottolinea, però, che l’intera opera dovrà avere come caratteristica base, la flessibilità dell’uso: “Questo consentirà di avere degli spazi importanti da mettere a disposizione di idee e progetti in ogni momento dell’anno”, dice. Il primo modulo è stato da tempo iniziato, con i lavori che sono stati avviati sulla scorta della fase emergenziale post sisma e dovrebbe essere completato per la fine di giugno, gli altri avranno dei tempi di realizzazione un po’ più lunghi “perché dovranno seguire la procedura ordinaria che si richiede normalmente per la costruzione di immobili”, spiega ancora il sindaco, che vuole evidenziare come “questo centro, malgrado nei mesi scorsi qualcuno abbia sollevato qualche perplessità di natura ambientale, diventerà il cuore pulsante per lanciare definitivamente il parco delle Marcite mai decollato davvero”.
“Il centro Boeri sarà il luogo di partenza per escursioni e visite a una delle aree naturali più belle della Valnerina”, conclude Alemanno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.