Perizia su Bigotti, ragazzo incapace di intendere e di volere ma socialmente pericoloso

CITTÀ DI CASTELLO – Incidente probatorio per l’omicidio di Annamaria Cenciarini. Giovanni Battista Traverso e Marco Marchetti sono stati sentiti secondo questa formula e hanno ripercorso la perizia,  depositata il 20 giugno. Il documento diceva che Federico Bigotti, il figlio in carcere con l’accusa di aver ucciso la madre , era “incapace di intendere e di volere”. Gli psichiatri avevano trascorso diverse ore con il ragazzo e avevano messo nero su bianco il loro parere. L’incapacità di intendere e di volere al momento del delitto, secondo i tecnici, non sarebbe ascrivibile all’assunzione di droga ma ad una patologia schizofrenica non riconoscibile prima del fatto.

I legali del ragazzo, Francesco Areni e Vincenzo Bochicchio, intendono chiedere il proscioglimento del loro assistito. La perizia potrebbe cambiare le carte e far sì  che il giovane non venga processato. È’ possibile che Bigotti possa essere trasferito in una Rems ma servirà il parere del giudice e del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria.

Secondo la perizia comunque il ragazzo presenta “indifferenza emotiva a fronte dell’evento suicidio della madre”. I medici scrivono che il ragazzo sia convinto di avere capacità straordinarie. Bigotti viene comunque definito “socialmente pericoloso”.

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