Perugia, al termine la visita pastorale di Bassetti

PERUGIA – “Anch’io sono preoccupato perché vedo pochi giovani impegnati nelle Caritas. Sono i soliti volontari anziani che si fanno carico delle persone in difficoltà, ma la Caritas ha bisogno di cuori e il cuore, cari ragazzi, dovete darlo voi. Abbiamo bisogno della vostra generosità, di qualcuno come voi che guarda più lontano di noi nel prodigarsi per il prossimo”: lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, nel corso dell’assemblea conclusiva, nell’Oratorio parrocchiale di Torgiano, della visita pastorale alle parrocchie delle unità pastorali della terza Zona dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

“Anche la catechesi – ha aggiunto il cardinale, secondo quanto riferisce una nota dell’archidiocesi – ha bisogno di giovani come la carità, perché non può essere soltanto la trasmissione di una dottrina. Una volta bastava una brava catechista, oggi la catechesi deve essere sempre la testimonianza di una piccola comunità cristiana, che sia una famiglia, una coppia di fidanzati o di sposi, perché il cristianesimo si comunica non per nozioni ma per attrazione, perché oggi anche i piccoli hanno più bisogno di testimoni che di maestri, come ci disse più di cinquanta anni fa papa Paolo VI”.

Iniziata nell’autunno 2013 e dedicata a quattro ambiti sociali di grande attualità ed interesse anche per la Chiesa – lavoro, immigrazione, sanità e università – la visita pastorale del cardinale si avvia alla conclusione. Il prossimo 10 luglio (ore 21), presso il teatro “San Giovanni Paolo II” dell’Oasi di Sant’Antonio in Perugia, si terrà l’assemblea conclusiva della Visita alle sette Unità pastorali della prima Zona (Perugia città), che chiude di fatto la stessa visita pastorale.

In autunno si terrà l’incontro diocesano su quanto è emerso, fornendo le “indicazioni pastorali” per il cammino futuro della Chiesa perugino-pievese. Cinque lettere pastorali conclusive, illustrate nei loro “aspetti comuni” da mons. Giulietti, intendono offrire alcune considerazioni sull’esperienza vissuta della visita pastorale del cardinale Bassetti, ma soprattutto fornire indicazioni per il cammino dei prossimi anni, “in modo che le vostre parrocchie – ha evidenziato lo stesso porporato – possano crescere in quella ‘pastorale integrata’ che è lo stile dell’Unità pastorale”.

Gli aspetti comuni affrontati nelle cinque lettere riguardano la progressiva armonizzazione della pastorale, il superamento di molte resistenze campanilistiche, la creazione di nuove e positive relazioni tra parrocchiani e comunità diverse. Dopo alcuni interventi di sacerdoti e laici impegnati in parrocchia, il cardinale Bassetti ha concluso l’assemblea evidenziando che la visita pastorale “è un cammino che inizia, non finisce. Sono emerse – ha aggiunto – delle tematiche che sono il contenuto pastorale del nostro cammino di Chiesa attenta, che vuole stare vicino alla gente, inclusiva, che cerca di accogliere tutti, nessuno può essere escluso”.

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