Perugia, capodanno sicuro, appello di polizia e ospedale a non abbassare la guardia sul rischio botti

PERUGIA – Il bilancio rassicurante degli ultimi anni, per lesioni gravi da botti di Capodanno, consente ad Azienda ospedaliera di Perugia e questura di mantenere un certo ottimismo anche per la notte di San Silvestro ma “il livello di guardia non va abbassato”. E’ la raccomandazione congiunta che la struttura sanitaria e la polizia vogliono far arrivare a tutti i cittadini. I casi diminuiti a Perugia e in Umbria, infatti, sono risultati che – è stato ricordato – arrivano “anche grazie ad una migliore e maggiore informazione”. “Buona parte di risultati positivi ottenuti finora – ha affermato la dottoressa Maria Letizia Tomaselli – sono arrivati grazie alla prevenzione”.
L’intenzione è quindi di continuare sulla strada della prevenzione, con il rinnovo dei consigli utili e dei modi di comportarsi. La Questura, pertanto, ha raccomandato di acquistare i fuochi d”artificio presso i rivenditori autorizzati (quelli con licenza prefettizia), di verificare che siano etichettati, con marchio CE, e che contengano le istruzioni per l’uso.
Sono state poi indicate alcune precauzioni: non fare utilizzare i vari tipi di botti ai bambini; non indirizzarli verso altre abitazioni; mai farli esplodere in casa; mai tenerli in tasca per evitare accensioni da sfregamento; evitare abbigliamento in pile e acetato, altamente infiammabili; non raccogliere i botti e non avvicinarsi al fuoco inesploso e mai farlo, comunque, nell’immediatezza, ma avvertire le forze dell’ordine. Ultima raccomandazione, quella di fare attenzione a petardi e razzi, “i botti più pericolosi”.
Anche se i casi di lesioni importanti sono diminuiti negli ultimi anni, “il rischio c’è e l’allerta è sempre alta” ha sottolineato il prof Auro Caraffa, direttore della Struttura Complessa di clinica ortopedica e traumatologia. “Nella gestione di questi “ordigni” – ha sottolineato – non dobbiamo essere superficiali o arroganti”. Per Caraffa, infatti, “il pericolo legato all’uso dei vari tipi di botti è sempre presente e il rischio di danni anche gravi, se non si usano tutte le precauzioni e accortezze ricordate dagli organi di Polizia, è una minaccia seria”.
Il direttore della clinica ortopedica, dopo aver ricordato che gli ortopedici dell’ospedale sono pronti “per fornire la massima assistenza possibile con le più innovative metodiche e tecniche chirurgiche”, ha voluto anche evidenziare che “non è vero che la chirurgia riparativa e soprattutto ricostruttiva oggi “fa miracoli”, perchè i miracoli non sono per noi terreni ed esistono limiti invalicabili legati al tipo di danno”.
Avamposti considerati importanti per le prime cure dei pazienti con lesioni, come è stato ricordato, sono il 118 e il pronto soccorso. Il responsabile di entrambi, Mario Capruzzi, durante la conferenza sui botti di Capodanno ha annunciato anche gli sviluppi del cosiddetto Progetto laringoscopio. Le ambulanze del pronto intervento da oggi, infatti, potranno avvalersi di due “video laringoscopio”, ovvero dispositivi altamente tecnologici per intubare in condizioni difficili (il video dell’apparecchio, anche anti-appannaggio, permette di vedere bene pure in casi di luce diretta). Altri tre video simili sono già in dotazione da qualche tempo al pronto soccorso, al blocco sala operatoria e allunità terapia intensiva respiratoria. In totale sono cinque gli apparecchi, tutti
donati all’Ospedale dal Comitato Bagnetti per un costo totale di circa 80.000 euro.
“Con queste nuove tecnologie – ha osservato il direttore dell”Ospedale, Walter Orlandi – abbiamo dispositivi efficaci per rendere sempre più facile salvare la vita”. L’Azienda ospedaliera, infine, ha rinnovato l’impegno a
completare il Progetto laringoscopio con l’acquisto di ulteriori accessori intercambiabili utili per queste nuove apparecchiature.

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