Perugia festeggia San Costanzo. Il cardinale Bassetti: “Il Patrono ravvivi la nostra fede”

PERUGIA – Il capoluogo umbro si è fermato per San Costanzo, il Santo Patrono. L’avvio dei festeggiamenti c’è stato ieri con la tradizionale “Luminaria”. A dare l’avvio le parole del banditore, che ha letto il bando per l’indizione della luminaria e poi la benedizione del cardinale Gualtiero Bassetti.

La cerimonia affonda le sue radici a sette secoli fa. L’11 novembre 1310 i nove Priori delle arti del Comune di Perugia istituirono questa celebrazione festosa, civile e religiosa insieme, detta “il lume” o la “luminaria” o il “luminare maggiore con cui si intendeva invocare il martire Costanzo per la salvaguardia e l’accrescimento della pace e della tranquillità del popolo di Perugia. Alla manifestazione dovevano partecipare obbligatoriamente i maggiorenti della città, “recando in mano dei lumi”: i priori delle arti, il podestà, il capitano, i consoli della Mercanzia e gli auditori del Cambio, gli artigiani di tutte le corporazioni, ed anche il Vescovo con tutto il clero, oltre al popolo di tutti i borghi. Oggi come allora, alla Luminaria erano presenti il sindaco Romizi con gli assessori Severini, Casaioli e Cicchi, il Presidente dell’Assemblea Leonardo Varasano e i consiglieri Pittola, Borghesi, e Mori, il vicepresidente del Consiglio Regionale Marco Vinicio Guasticchi, preceduti dal Gonfalone del comune. Subito dietro di loro il Cardinale Bassetti, Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, accompagnato da altri prelati, i rappresentanti delle Confraternite di Villa Pitignano, di Mongiovino, di Collestrada, del Santo Rosario, di Santiago de Compostela, dell’Ordine di Malta e del Santo Sepolcro, accompagnati dal Gonfalone di San Costanzo. Presenza suggestiva quella del Gruppo Balestrieri di Assisi, del gruppo storico di Montefalco e quello del Palio di Città della Pieve. Un corteo di particolare impatto dunque, che si è incamminato a piedi verso via San Costanzo, procedendo, torce alla mano, lungo Via Fani, Piazza Matteotti, Via Oberdan, le Scalette di Sant’Ercolano, i Tre Archi, Corso Cavour e Borgo XX Giugno.

Qui è iniziata la parte religiosa, con il cardinale Bassetti impegnato nell’omelia. “Nel ricordo del patrono, la comunità civile e quella religiosa si ritrovano insieme per onorare un fedele servitore della causa del Vangelo e per ciò stesso della causa dell’uomo – ha esordito il porporato –. Ogni cristiano, in particolar modo se si tratta di un pastore, non potrà mai scindere la difesa della causa di Dio dalla difesa della causa della persona umana. Il progresso sociale ci ha fatto capire bene che non si devono mai confondere il piano civile e quello religioso, ma questo non vuole dire che essi, nella concordia e nella sincerità, non possano ricordare i valori, anche religiosi, che tengono unità una comunità, e possano collaborare per il bene comune dell’intera città”. Bassetti ha anche sottolineato il momento particolare che vive la comunità cristiana, “di riflessione” e che quindi non deve arrendersi all’indifferenza e al relativismo. E’ a Costanzo, testimone di Cristo che confermò con il suo sangue l’annunzio del Vangelo – ha concluso – che chiediamo di ravvivare la nostra fede”.

Nella consegna dei doni, la Polizia Municipale ha deposto sull’altare della basilica di San Costanzo la corona d’alloro, simbolo del servizio, subito dopo il sindaco Romizi ha acceso il cero votivo, a rappresentare la disponibilità e l’attenzione ai bisogni dei più deboli e a pensare con onestà e saggezza al bene comune. Terzo dono il Torcolo, simbolo visivo del martirio, per invocare benedizione sul lavoro degli artigiani e dei commercianti perugini e di tutti coloro che contribuiscono alla prosperità della comunità cittadina. Infine, da parte del Vescovo e della Chiesa locale, l’incenso testimonianza di fede viva e coerente nel Vangelo.

DSC_2496La cerimonia e i festeggiamenti proseguono oggi. Alle 11.30 alla Basilica di San Costanzo la celebrazione del clero di città. Alle 18 la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti. Prosegue anche la Fiera di Borgo XX Giugno e la degustazione del torcolo in centro storico, al mattino e a Monteluce nel primo pomeriggio. Proprio a Borgo XX Giugno c’è “La Fiera Grande di San Costanzo”, affollata e molto apprezzata come sempre. 114 banchi per un’iniziativa organizzata da Cosap (Consorzio Operatori su Aree pubbliche) in collaborazione con il Comune e Confcommercio. Alle 10 il taglio del nastro con il sindaco Andrea Romizi, l’assessore al Commercio Cristiana Casaioli e Massimiliano Baccari, presidente del Consorzio, e di alcuni membri del direttivo di Cosap 99.

DSC_3007“Voglio riprendere le parole pronunciate dal Cardinale Bassetti durante la cerimonia di ieri  – ha dichiarato il primo cittadino – invitando tutti i perugini ad essere una comunità coesa e solidale, soprattutto in questi tempi difficili. Ringrazio il Consorzio – ha concluso – perché ci offre ogni anno questo bellissimo torcolo”. “Per noi è una grande soddisfazione – ha replicato il presidente Massimiliano Baccari – condividere con la città di Perugia la festa del santo patrono. Come ha dichiarato Cardinal Bassetti bisogna ritrovare una forte coesione sociale. Gli ambulanti accolgono questo invito perché si sentono parte della città. Ed è per questo motivo che anche quest’anno con grande gioia abbiamo voluto offrire il torcolo ed il vin santo a tutte le persone presenti alla fiera”. La mattinata è proseguita con il taglio dei torcoli che componevano la scritta “San Costanzo 2016”.

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