Perugia, caramelle nauseabonde, la bimba di 11 anni lascerà in giornata l’ospedale

PERUGIA – Sarà dimessa nella giornata di oggi la bambina di 11 anni, ricoverata dai medici della struttura complessa di Pediatria per i ripetuti episodi di vomito e di altri disturbi di carattere intestinale, accusati dopo aver ingerito caramelle dai gusti nauseabondi.

Il direttore della struttura di Pediatria professor Alberto Verrotti fa sapere che: “La bambina è stata trattenuta in osservazione per i molteplici episodi di vomito nell’arco di tutta la giornata di ieri; dopo la visita medica in programma a metà mattinata e la ulteriore verifica degli esami del sangue, salvo imprevisti procederemo alle sue dimissioni’.

Per i sanitari più che di un prodotto avariato potrebbe essere stato il gusto delle caramelle a scatenare i disturbi dei bambini presentatisi in ospedale.Un gusto analogo a quello del cibo avariato.

“In questo modo – continua il professor Alberto Verrotti – credo si debba inquadrare il fenomeno di quanto accaduto, ma è anche evidente che dovranno essere fatti controlli sia sulla composizione del prodotto, che sul messaggio assolutamente censurabile che pubblicizza questo tipo di caramelle, istigando dei bambini ad accettare una sorta di sfida per metterlo alla prova nel confronto con odori nauseanti”.

Sempre i medici della Pediatria che hanno curato i bambini riferiscono, tramite l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, che i genitori presenti nella struttura erano ‘moderatamente’ preoccupati per la situazione di salute dei loro figli e che hanno collaborato nel recupero dei sacchetti di caramelle sotto osservazione, che sarebbero stati acquistati in edicola.

I bambini, 14 in tutto, nella giornata di giovedì sono finiti in ospedale, con disturbi all’apparato digerente, accompagnati anche da vomito e diarrea. Tutti avrebbero ingerito della caramelle lanciate sul mercato anche attraverso una campagna pubblicitaria particolarmente aggressiva, per indurre i giovani consumatori all’acquisto diretto del prodotto.

Si sarebbe puntato su ‘gusti’ eccentrici, quali “aglio’ e “cipolla”. Esistono gusti normali e gusti quantomeno originali, che avrebbero provocato disturbi di vario tipo.

L’allarme è scattato in due scuole cittadine, entrambe della prima periferia, una classe di scuola elementare ed un’altra di scuola media. A sollecitare delle analisi sulle caramelle sono stati gli stessi genitori che hanno consegnato ai medici i sacchetti che contenevano il prodotto.

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