Perugia, picchia selvaggiamente la moglie: marito violento la prende a pugni in faccia davanti alla figlia minore

PERUGIA – Un intervento delle Volanti per violenza in famiglia si conclude con l’arresto del marito manesco. Nel primo pomeriggio una donna chiede urgentemente la polizia al proprio domicilio; arrivano i poliziotti e la trovano nel cortile di casa, ubicata nella periferia cittadina, con il viso tumefatto e sanguinante. La donna ha riferito che poco prima mentre si trovava all’interno del proprio appartamento, ove vive anche la figlia minore e il marito, con quest’ultimo era nata una discussione inerente una sua relazione extraconiugale. La donna ha continuato il racconto specificando che lui, visibilmente in uno stato di ebbrezza alcolica, risentito dai rimproveri della moglie, la ha aggredita brutalmente con dei pugni sul volto noncurante della presenza della figlia. Dopo l’evento violento, la donna è riuscita ad uscire di casa e chiedere aiuto alla Polizia.

Gli agenti si sono recati nell’abitazione e solo dopo aver bussato energicamente e direttamente sulla porta di casa l’uomo ha deciso di aprire. Lo stesso si presentava visibilmente in stato di ebbrezza alcolica, con addirittura un linguaggio impastato e sconnesso. Ha detto agli agenti testualmente “che dovevano farsi i fatti loro”. I poliziotti gli hanno dunque chiesto di fornire le proprie generalità o un documento ma l’uomo per tutta risposta, quasi risentito per tale richiesta, ha cercato in un primo momento di chiudere la porta spingendo con delle manate gli operatori, ma non riuscendovi ili ha aggrediti con calci, pugni e manate nella speranza di potersi creare un varco e scappare.

Gli agenti riescono a bloccarlo e dopo una breve colluttazione,lo immobilizzano ma, pur ammanettato, l’uomo ha continuato nel suo comportamento violento, dimenandosi e scalciando fino a che non è arrivato all’interno della Questura, dove, rimanendo più calmo e trovando più lucidità ha fornito le proprie generalità.

Dopo le cure del caso, che certificavano le lesioni patite, la donna veniva verbalizzata. A seguito degli eventi l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e indagato per rifiuto a fornire le proprie generalità e lesioni. Il processo per direttissima si è concluso con la condanna a nove mesi di reclusione con pena sospesa e rimesso in libertà.

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