Perugia, il Presidente Mattarella inaugura l’anno della Scuola di giornalismo

PERUGIA  – Ha parlato a sorpresa il presidente della Repubblica, come ormai ha abituato i perugini. Alla fine della scaletta, fuori dal cerimoniale, si è recato al leggio e ha voluto salutare in prima persona gli studenti del XIII biennio della scuola di giornalismo di Perugia. “Il giornalismo è un mestiere interessato dai mutamenti della scienze. Il giornalismo – ha detto Mattarella – è un’attività importante, che costituisce l’ossatura della consapevolezza della società. Avete scelto un percorso professionale impegnativo. Un percorso o una attività cruciale è affascinante, che ha uno sguardo sul mondo e ne offre agli altri una lettura”. Poi ha salutato e si è recato alla Galleria Nazionale, per la seconda tappa della sua visita umbra.

Terza volta in un anno per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi ha partecipato all’inaugurazione del XIII biennio della Scuola di Giornalismo. Ad accoglierlo questa volta la splendida cornice di Villa Bonucci, immersa nel verde della periferia perugina. Ad accoglierlo tutti i vertici Rai, a cominciare dall’amministratore delegato Antonio Campo Dall’Orto e dai membri del Cda Carlo Freccero e Franco Siddi. Per l’Umbria la presidente della Regione Catiuscia Marini, la presidente di Palazzo Cesaroni Donatella Porzi, il sindaco di Perugia Andrea Romizi e la vicepresidente della Camera Marina Sereni.

Il presidente è arrivato, come previsto, intorno alle 11 e si è accomodato nella struttura realizzata per l’occasione nel giardino della scuola. Ad aprire la cerimonia il presidente della Scuola di giornalismo, Nino Rizzo Nervo, che ha sottolineato quanto quello odierno sia un “giorno significativo per la scuola, che sottolinea la finalità sociale della nostra associazione. Questa scuola – ha detto – ha formato oltre 500 giornalisti professionisti, di cui molti con carriere prestigiose. Vi lavorano insegnanti di eccellenza e con attrezzature all’avanguardia. Tra i fondatori ci sono la Rai e l’Universita di Perugia, ma poi il Comune, la Regione e la Provincia ne hanno condiviso la finalità”.

Poi Rizzo Nervo ha dato uno sguardo al panorama dell’informazione: “La crisi non ha risparmiato l’editoria ma il web rappresenta il futuro. Il futuro non deve restare indietro e così potranno arrivare posti di lavoro. Con la velocità di internet – ha continuato il presidente – il rapporto con il lettore e’ diventato interattivo ma il ruolo del giornalista è comunque fondamentale, per distinguere il vero dal falso e fornire le chiavi di lettura della realtà e formare opinioni. Ai giornalisti poi servono sempre più conoscenze. Per avere successo, anche i giornalisti devono sapere che per sopravvivere devono acquisire nuove conoscenze. Anche nell’era digitale il giornalista deve conoscere e stare dove sono le notizie. Il giornalista deve mettere ordine e si colloca in un livello superiore”.

Nel suo saluto, Campo Dall’Orto ha parlato di “patto di amicizia” che lega Rai e la scuola. “Oggi la strada non è facile – ha detto – perché tutto scorre a grande velocità. Oggi il ruolo del giornalista è necessario e la Rai, come servizio pubblico, vuole offrire una informazione oggettiva. Vogliamo diventare una media Company che possa accompagnare i cittadini”. Poi, rivolto agli studenti del nuovo biennio: “bello vedere i vostri volti, il nostro obiettivo è far diventare la Rai più meritocratica. Diventate ciò che siete e rimanete con gli occhi spalancati sulla realtà”.

Poi, prima della lectio magistralis di Paolo Mieli sulla libertà di stampa, la consegna delle borse di studio. A Francesco Bonaduce la borsa di studio Enzo Trussone; a Niccolò Canonico la borsa di studio Licata; a Daniela serena riformato – borsa di studio Taulero; a Paolo Sparro la borsa di studio Federico Orlando; a Elena frasconi la borsa di studio Nunzio Bassi; a Nicola campagnani la borsa di studio Dante Ciliani; a Cristiana Mastronicola – borsa di studio Simone Camilli.

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