Perugia, spari per fermare banda di ladri in fuga, bloccati: sono due minorenni

PERUGIA – Spari in aria per fermare banda di ladri. La polizia li blocca e scopre che sono due minorenni. L’operazione è scattata la notte scorsa alle 2.30 quando una chiamata al 113 segnala una serie di furti commessi nei garages di un condominio di Collestrada. A dare l’allarme un uomo svegliato dal rumore che riferisce che i ladri si sono dati alla fuga.

La volante, giunta sul posto, accerta che sono stati aperti 12 garages. Poco distante, un’altra voolante  nota le luci di un furgone in transito su una strada sterrata; i poliziotti con la vettura sbarrano la strada e con l’altoparlante intimano l’alt.

L’autista rallenta e si ferma, poi con una mossa repentina ingrana la marcia e tenta di fuggire tentando di forzare il posto di blocco.

I poliziotti sono costretti a  sparare in aria, a scopo intimidatorio, tre volte fino a che il furgone non arresta la sua corsa; i due occupanti, sotto la minaccia delle armi, vengono fatti scendere dal furgone.

Appena gli agenti tentano di ammanettarli,  i due oppongono una strenua resistenza fisica ed ingaggiano una colluttazione fino a che, all’arrivo sul posto degli altri equipaggi allarmati dagli spari, non vengono immobilizzati.

I poliziotti, messi in sicurezza i due fermati, iniziano le prime indagini;  notano che il furgone era stato appena rubato ad uno dei proprietari dei garages; all’interno vi era parecchia refurtiva appena rubata.

Ma la vera sorpresa della nottata per i poliziotti è stata l’identità dei fermati: un sedicenne, quello alla guida, ed un diciassettenne il suo socio.

Gli agenti intuiscono che nei pressi del condominio era stata lasciata la vettura, anch’essa rubata, utilizzata dalla banda per raggiungere il luogo del furto; viene così recuperata una Fiat Punto rubata qualche giorno fa a San Martino in Campo.

I poliziotti intuiscono che i due ladri si stavano dirigendo verso un deposito, che doveva essere  poco distante,  ove veniva custodita la refurtiva.

Le ricerche portano a Ponte Felcino ove, in una rimessa agricola,  chiusa con un lucchetto, vengono rinvenuti attrezzi da lavoro professionali di ingente valore economico.

Gli investigatori si recano quindi alla abitazione del diciassettenne, ucraino ma da tempo residente a Perugia, poco distante, ove, in una soffitta in uso esclusivo del minore, sono custoditi i pezzi più pregiati della collezione: una cinquantina di orologi, pc, tablet, cellulari, attrezzature sportive e oggettistica di qualità.

In un garage numerosi utensili quali motoseghe, decespugliatori, vasellame e valigeria.

I due vengono condotti in Questura per gli atti di rito e per il prosieguo della attività investigativa, coordinata fin dall’inizio dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dott. Monteleone.

Per tutta la giornata gli agenti effettuano sequestri di refurtiva e riconsegne ai legittimi proprietari che, increduli, si portano in Questura per riottenere quanto sottratto ingiustamente dalla banda.

In poche ore già una ventina di restituzioni di refurtiva per un valore superiore alle 50mila euro.

La rimanente, in attesa dei legittimi proprietari è stata repertata e custodita per ulteriori approfondimenti; a giorni saranno comunicate le modalità di visione del materiale sequestrato per eventuali riconoscimenti.

I minori sono stati arrestati per furto  aggravato e continuato, resistenza a P.U.  e  ricettazione ; il sedicenne anche per guida senza patente.

Le famiglie sono state informate, il padre del sedicenne tra l’altro è attualmente detenuto a Capanne.

Ieri sera i due sono stati entrambi accompagnati al Carcere Minorile di Firenze.

Proseguono le attività di indagine.

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