Perugia, tasse, ok in commissione, ecco come si applicano Tasi e Imu

PERUGIA – Passa il regolamento dell’Imposta Unica comunale. L’ok è arrivato questa mattina  dalla prima e dalla seconda commissione che hanno approvato l’atto con i soli voti della maggioranza, 17, contro i 12 contrari dell’opposizione. La Iuc comprende al suo interno l’Imu, la Tari e la Tasi, che copre i servizi indivisibili rispetto ai quali il Comune prevede per il 2014 una spesa complessiva di 18 milioni 750mila 866 euro. La seconda commissione ha approvato anche le aliquote e le detrazioni. Anche qui il piano è passato con il solo voto della maggioranza.

Sull’Imu sono confermate le aliquote per il 2014 deliberate dal consiglio comunale a novembre dell’anno scorso. Su queste sono previste modifiche e integrazioni. In particolare:

1) In tutto 200 euro in meno “per le unità immobiliare adibite ad abitazione principale del soggetto passivo e classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, nonché per le relative pertinenze”. Medesime detrazione anche per gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica;

2) conferma dell’applicazione della detrazione di euro 200 alle fattispecie equiparate per legge o regolamento all’abitazione principale;

3) esclusione dall’applicazione dell’Imposta municipale propria al possesso dell’abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali continuano ad applicarsi l’aliquota per l’abitazione principale;

4) esclusione dell’assimilazione all’abitazione principale dell’unità immobiliare posseduta da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata;

5) applicazione dell’aliquota pari al 10,6 per mille a tutte le restanti unità immobiliari soggette all’imposta municipale propria;

6) applicazione delle previsioni dell’art. 2, commi 3 e 4 Reg. Iuc secondo cui considerata direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata”;

7) applicazione delle previsioni dell’art. 2, commi 3 e 4 Reg. Iuc secondo cui E’ considerata direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale”, a condizione che “…il comodatario appartenga a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro annui;

8) in ogni caso, applicazione delle esclusioni/esenzioni dall’IMU previste dall’art. 1, comma 707, della Legge di stabilità 2014 e da ogni altra disposizione normativa.

Per ciò che concerne la Tasi, la giunta ha deciso di applicare l’aliquota del 2,5 per mille (limite massimo consentito dalla legge), oltre ad un aumento dello 0,8 per mille (consentito solo per l’anno 2014). “Quest’ultimo al fine di finanziare, relativamente alle abitazioni principali ed alle unità ad esse equiparate – spiega l’assessore Bertinelli detrazioni di imposta tali da generare effetti sul carico d’imposta Tasi equivalenti o inferiori a quelli determinatisi con riferimento all’Imu sulla stessa tipologia di immobili. Una soluzione che – dice Bertinelli – andrà a beneficio soprattutto delle categorie “deboli”.

Precisando che non vi è alcuna sommatoria tra Tasi ed Imu, ma solo applicazione dell’una o dell’altra imposta a seconda delle varie tipologie abitative ecco come si applicano dunque Imu e Tasu

1) Fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 13, comma 8, del D.L. 201/2011: aliquota TASI 1 per mille, imu esenti, totale imu+tasi 1 per mille:

2) Abitazioni principali e relative pertinenze non soggette a IMU (non appartenenti alle categorie A/1, A/8 e A/9) e immobili assimilati: tasi 3,3 per mille, imu escluse, totale 3,3 per mille;

3) Abitazioni principali e relative pertinenze appartenenti alle categorie A/1, A/8 e A/9: Tasi 0, imu 6 per mille, totale 6 per mille;

4) Altre fattispecie di esclusione/esenzione dall’IMU: tasi 3,3 per mille, imu escluse/esenti, totale 3,3 per mille;

5) Alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell’art. 93 del D.P.R. n. 616/77: Tasi 0, imu 6 per mille, totale 6 per mille;

6) Restanti unità immobiliari soggette all’Imposta municipale propria nella misura massima: tasi 0, imu 10,6 per mille, totale 10,6 per mille.

Previste anche detrazioni:

Con somma rendite catastali dell’immobile e relative pertinenze fino a 300 euro, detrazione pari a 110 euro; con somma oltre 300 euro e fino a 450, detrazione pari a 70 euro.

Viene inoltre stabilita una maggiorazione della detrazione sopra descritta, di importo pari a euro 25 per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, purché residente anagraficamente e dimorante abitualmente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Il gettito complessivo stimato del tributo Tasi per l’anno in corso ammonta a circa 15.500.000,00 euro. Il gettito Imu, confermato rispetto all’anno precedente, risulta invece pari a circa 37 milioni di euro.

Sono stati respinti invece i tre emandamenti presentati dalla consigliera Vezzosi in rappresentanza del Pd, in cui si chiedeva, tra l’altro, di portare le detrazioni per ciascun figlio da 25 a 50 euro.

La manovra è stata fortemente criticata dai Partito democratico e dai Socialisti Riformisti che domani alle 10.30 hanno convocato una conferenza stampa sul “Taglio ai servizi, aumento delle tasse, illegittimità della spending review”.

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