Precari del terremoto, i sindacati: “Inaccettabile la soluzione proposta”

PERUGIA – I precari del terremoto tornano in Regione per protestare contro la soluzione proposta e giudicata “inaccettabile”. Cgil, Cisl e Uil su questo fanno asse e dicono che la soluzione prospettata dalla giunta e dal consiglio regionale non è assolutamente condivisibile.

I trentadue lavoratori “precari dal secolo scorso, assunti dai comuni di Nocera Umbra, Valtopina, Vallo di Nera e Santa Maria Tiberina durante la fase del terremoto del 1997,vanno avanti con contratti a termine, alcuni da diciotto anni, e che vedrebbero ora interrotto il loro rapporto di lavoro a partire dal 31 dicembre prossimo, senza che ci sia alcuna certezza sul loro futuro, se non che il primo gennaio saranno senza lavoro.

“È necessario che si faccia subito chiarezza – dicono i sindacati – che la Giunta risponda con trasparenza e responsabilità a questa emergenza, così come è necessario che anche i sindaci si assumano le proprie responsabilità. In attesa di risposte ed azioni concrete i lavoratori precari continueranno il presidio di fronte a Palazzo Donini, in piazza Italia a Perugia, non escludendo ulteriori azioni di protesta”.

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