Promozione di una cultura della legalità tra i giovani

PERUGIA – Per diffondere la cultura della legalità occorre intraprendere un percorso che parta dalla scuola e si propaghi poi su tutto il tracciato della vita di ogni cittadino. A Perugia oggi si è celebrata la seconda edizione del progetto “La città che noi vogliamo” voluto dall’Associazione culturale Green Heart in collaborazione con il Comune di Perugia per dare enfasi all’insegnamento del valore della legalità.

Questo appuntamento punta a promuovere il concetto di legalità tra i giovani partendo dalla quinta elementare fino alle medie. Una rete di otto istituti perugini che hanno aderito a questo percorso da sviluppare tutti insieme tra scuole e istituzioni. Prima di arrivare alla manifestazione odierna, gli studenti insieme agli insegnanti hanno lavorato per diversi mesi utilizzando parole chiave su cui sono stati costruiti dei progetti che le singole scuole hanno presentato alla Sala dei Notari di fronte a un vasto pubblico, con delle proiezioni, video e powerpoint. La riflessione avviata è stata articolata su due filoni, uno che riguarda parole con una accezione positiva tra cui legalità, libertà, onestà, trasparenza, democrazie e diritti, e l’altro in cui si sono utilizzate parole con un significato negativo come tirannia, omertà, criminalità e oppressione. Entro l’anno verrà pubblicato anche un glossario riassuntivo di questi lavori. La passione e la dedizione dei docenti è stata di estrema rilevanza per attivare e sviluppare questa iniziativa e sensibilizzare gli studenti sui valori e sul senso della legalità.

L’Assessore alla Scuola del Comune di Perugia Diego Wagué ha affermato l’importanza della crescita culturale del cittadino in un ambiente di rispetto e di legalità, anche grazie a un lavoro condiviso con altre istituzioni, la polizia postale e la questura per combattere alcune piaghe quali il bullismo e diffondere una cultura basata sul rifiuto della prepotenza, della prevaricazione e dell’esclusione. La dirigente scolastica Antonella Ubaldi, in rappresentanza di tutti i dirigenti, si è soffermata sul recupero del senso del vivere insieme, del vivere comune nel rispetto dell’altro.

Un’altra iniziativa che verrà realizzata a breve sarà anche la costituzione di Consiglio comunale in versione studentesca, con l’elezione di studenti delle prime medie. Ogni scuola avrà 4 consiglieri, un candidato assessore e un candidato sindaco, per un numero complessivo di 32 consiglieri, 8 assessori e un sindaco. Questa struttura andrà poi a lavorare con il Comune di Perugia per attivare un percorso di condivisione e di confronto su questioni scolastiche relative alla diffusione della cultura della legalità nelle scuole per ribellarsi alle ingiustizie e per costruire un mondo migliore.

Il questore Messina, intervenuto per rispondere alle numerose domande indirizzategli dagli studenti, ha evidenziato l’importanza di costruire un percorso con i giovani e interagire con loro per fare sicurezza e fare comunicazione. La scuola gioca un ruolo decisivo per infondere un bagaglio di valori agli studenti. La famiglia, così come le agenzie intermedie e le parrocchie hanno anche esse una responsabilità fondamentale per trasmettere concetti basi di legalità e rispetto verso gli altri. Tutti insieme oggi si deve lavorare per affrontare problematiche comuni e confrontarsi per individuare soluzioni condivise ed esercitarsi nella palestra della legalità per creare una rete per il benessere e la sicurezza delle persone. “Tre parole chiave – conclude il questore – vanno tenute in considerazione: legalità, responsabilità perché ognuno di noi deve considerare le conseguenze di una azione commessa e solidarietà che si lega con il concetto di tolleranza e condivisione insieme agli altri”.

 

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