A proposito del Pd spoletino

di Maria Margherita Lezi

SPOLETO – Ancora una volta, piuttosto che pensare alla giusta via da seguire per il bene del partito, sembra andare a una resa dei conti tra due schieramenti,nessuno dei quali capace di trovare unanime consenso dell’assemblea comunale, ma soprattutto di un elettorale da riconquistare.

Se da una parte emerge l’esperienza politica,la maturità necessaria per un ruolo importante, ma anche l’espressione di una classe dirigente che ha già dato. Dall’altra traspare la freschezza, la voglia di cambiare tutto e tutti ma anche l’inconsapevolezza che nei momenti difficili occorre tenere dentro tutti dimostrando capacità di fare sintesi, scelte chiare e precise per il bene di tutti.

Ma allora dove sta la soluzione? Quale la scelta migliore?

Sicuramente una terza via capace di trovare l’unità del partito (di tutto abbiamo bisogno tranne che di divisioni) nel segno sì di un rinnovamento, di un nuovo modo di far politica, senza necessariamente arroccarsi su vecchie logiche partitiche né tantomeno su un nuovismo esasperato che non porta da nessuna parte.

Questo è il tempo dell’unità. Questo è  il tempo di avvicinarsi con intelligenza e umiltà alla gente e ai suoi bisogni. consapevoli di non avere bacchette magiche ma con la voglia di mettersi al servizio di chi ha bisogno di noi. Saremo perdenti se non riusciamo a far capire che il valore della politica sta nel servizio e non sui personalismi.

Basta polemiche, accuse veleni, da qualsiasi parte provengano!

Non è così che si vince, non è così che riconquistiamo un elettorato deluso, la politica quella con P maiuscola è fatta di ideali di contenuti di battaglie per il bene comune. Sono questi i valori per i quali discutere, confrontarsi restando però sempre uniti all’interno di un partito vero.

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