Pugno alla moglie incinta e bimbi chiusi in camera: 4 anni e mezzo al marito violento

Quattro anni e mezzo di reclusione. E’ la condanna inflitta dal Tribunale di Spoleto ad un imprenditore edile di 35 anni, residente nello spoletino, accusato di aver maltrattato la moglie e i figli di due e quattro anni.  Un crescendo di maltrattamenti che aveva reso invivibile l’ambiente familiare. Comportamenti intollerabili, come è scritto negli atti del processo. Dopo la nascita della prima figlia la situazione è precipitata. La bimba sarebbe stata presa a schiaffi, la mamma spintonata e strattonata. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe picchiato sia la figlia che il figlio di 2 e 4 anni. Quando la mamma  provava a difendere i piccoli dalla furia del padre veniva presa a cinghiate. Ma le aggressioni sono andate oltre. L’uomo avrebbe colpito con un pugno all’addome anche la donna quando era incinta, perché in grembo aveva una femminuccia mentre lui avrebbe preferito un maschio. Una storia di orrori tra le mura domestiche, che per lungo tempo la donna ha nascosto. In un’altra circostanza l’avrebbe minacciata puntandole un coltello alla gola. Purtroppo la situazione non è migliorata nemmeno dopo la nascita del secondo bebè. A quel punto è scatta la denuncia. Ieri è arrivata la condanna del Tribunale di Spoleto.