Qualità della Vita, Perugia perde 30 posizioni, male anche Terni che scende di 3

L’Umbria perde posizione nella classifica del Sole24 Ore sulla qualità della vita. Perugia precipita infatti dalla 27esima posizione dell’anno scorso alla 57esima di quest’anno. Uno slittamento, anche se più contenuto, pure per Terni che passa dalla 62esima alla 65esima posizione. I dati sono stati pubblicati oggi. Il quotidiano economico, come ogni fine anno, stila le “pagelle” sulla qualità della vita nelle province nel 2015, vinta per la quinta volta in 26 anni da Bolzano.
La posizione delle due province umbre rispecchia i dati raccolti nelle sei “aree tematiche” della ricerca: tenore di vita, affari e lavoro, servizi, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.
Scendendo nello specifico Milano detiene la prima posizione per quanto riguarda il tenore di vita, mentre perdono posizioni Perugia, sessantesima, e Terni 67esima. Fanalino di coda Enna.
La situazione per le umbre migliora invece nel capitolo affari e lavoro dove Perugia si piazza al 55esimo posto e Terni al 64esimo posto.
Sul fronte dei servizi ambientale e salute Terni migliora e si colloca in una posizione di mezza classifica (52esimo posto) e distanzia anche se di poco Perugia al 60esimo posto.
Sul fronte popolazione Perugia si colloca in media alta classifica, al 35esimo posto, mentre Terni scivola al 78esimo.
Le due province umbre migliorano invece in sicurezza: Terni si colloca al 55esimo posto e Perugia sale al 63esimo.
Sul fronte, infine, del tempo libero Terni, che pur si colloca al 42esimo posto, guadagna posizioni rispetto al 2014 mentre Perugia, al 34esimo, arretra rispetto all’anno passato.

Sull’esito delle pagelle non si è fatta attendere la presa di posizione del Pd. In una nota il Partito democratico parla di crollo preoccupante per Perugia e di un grave campanello d’allarme.
“Alla fine, purtroppo per tutti i cittadini – scrive in una nota il Pd del capoluogo umbro – i dati rilevati dal Sole 24 Ore registrano con evidenza l’effetto dei tagli ai servizi, dell’azzeramento delle manutenzioni e della cura del verde, dell’incapacità amministrativa e della totale assenza di progetti per Perugia”.
“Dopo un anno di illusioni ottiche e operazioni spot – continua il Pd – è sotto gli occhi di tutti che la realtà delle cose: i numeri e le rilevazioni fotografano una città che arretra. Noi stiamo dalla parte di Perugia e dei perugini: non gioiamo per questi dati fortemente negativi e per la grave situazione, non festeggiamo per le brutte notizie che riguardano la nostra città a differenza di quello che hanno fatto altri in passato. E’ necessario che si prenda atto della preoccupante realtà delle cose – aggiunge il Partito Democratico – al di là della campagna elettorale permanente e della manipolazione mediatica strumentale di ogni evento, la verità è che non si registra la rinascita della città che Romizi e la sua Giunta continuano puntualmente a raccontare in ogni occasione pubblica. La classifica nazionale della qualità della vita – conclude il Pd – è un grave campanello d’allarme che, ci auguriamo, scuota dal proprio torpore un’amministrazione immobile, che rimanda ogni scelta e che ha fatto della latitanza una strategia politica”.

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