San Valentino a Terni: rebus trasferimento dell’urna in Duomo. Protesta dei fedeli anche quest’anno?

TERNI – Non compare nel calendario ufficiale degli eventi valentiniani presentato oggi a Terni, ma il possibile, anche se ormai poco probabile, trasferimento dell’urna di San Valentino dalla basilica al duomo, in occasione della festa del patrono della città e degli innamorati, continua anche quest’anno a far discutere, dopo che nel 2016 alcuni fedeli lo avevano bloccato con una eclatante protesta.
“Aspetterò l’urna in cattedrale” ha detto durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi il vescovo, monsignor Giuseppe Piemontese, lasciando la decisione di traslare o meno le reliquie, la sera del 13 febbraio, alla parrocchia di San Valentino e al Centro culturale valentiniano.
“Sono convinto più dell’anno scorso – ha spiegato il presule in merito allo spostamento dell’urna – che si tratti di un evento importante che segna una frattura tra passato e futuro, però non desidero che si verifichino le stesse cose del 2016. Una decina di facinorosi non possono impedire ciò che è giusto per una grandissima maggioranza”.
Alla richiesta del vescovo, il parroco di San Valentino, padre George Bose, sempre durante la conferenza stampa, ha però fatto presente che il consiglio pastorale parrocchiale e il Centro culturale valentiniano “pur confermando il proprio impegno a non ostacolare il progetto, non sono in grado di farsi carico né di assumersi la responsabilità di organizzare il trasferimento dell’urna”, per questioni di sicurezza, tecniche e di tempistica.
Se la diocesi non invierà le risorse e i tecnici necessari allo spostamento, dunque, le reliquie rimarranno in basilica.
In cattedrale, oltre alla veglia di preghiera programmata per il 13 febbraio, nel giorno di San Valentino si svolgerà in ogni caso il solenne pontificale presieduto dallo stesso vescovo Piemontese.

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