Sicurezza, il 71% delle denunce è per reati contro il patrimonio, in commissione dati statistici

I reati contro il patrimonio formano il 71 per cento dei reati denunciati in Umbria con un leggero aumento delle denunce nel 2013 (4,16%) in gran parte per furti, rapine, ricettazioni, estorsioni, danneggiamenti. I reati connessi alle sostanze stupefacenti ammontano invece all’1 per cento del totale.

E’ quanto emerge dall’aggiornamento dei dati statistici relativi alla criminalità in Umbria, raccolti nell’ambito del progetto “Criminalità e sicurezza”, prodotto dal dipartimento di giurisprudenza dell’università degli studi di Perugia e riferiti al triennio 2011/2013. Il documento è stato presentato oggi in Prima commissione dell’Assemblea legislativa dall’assessore regionale Fabio Paparelli.

Nel triennio 2011-2013 le segnalazioni all’autorità giudiziaria da parte delle forze dell’ordine sono aumentate sensibilmente: una tendenza recente, che supera percentualmente il contemporaneo aumento delle denunce. E, sempre nel periodo considerato, quelle relative alla violazione di leggi sugli stupefacenti diminuiscono. L’assessore regionale Fabio Paparelli ha spiegato che i dati, aggiornati al 31 dicembre 2013, sono il frutto di una convenzione con il ministero dell’Interno, che permette di avere un quadro aggiornato e verificato dei reati denunciati alle forze dell’ordine e di quelli poi segnalati da queste alla magistratura.

Il documento verrà presentato durante i lavori del convegno internazionale “Quali politiche per la sicurezza?”, organizzato dall’università di Perugia, che si svolgerà nel capoluogo regionale il 14 e 15 novembre.

L’atto, che non prevede un voto finale, verrà illustrato in Consiglio regionale dal presidente della commissione, Oliviero Dottorini.

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