Spello, Pasta Julia spa a rischio fallimento, oggi il presidio dei lavoratori, domani la parola al tribunale

SPELLO – “La Pasta Julia spa a rischio fallimento e la consapevolezza di essere fuori tempo massimo ha imposto ai lavoratori, riunitosi in assemblea, di organizzare un presidio di protesta davanti allo stabilimento di Spello”. A dare l’annuncio sono Loreto Fioretti (Fai Cisl) e Massimo Venturini (Flai Cgil), presenti all’assemblea, che guardano con preoccupazione alla data di domani, 13 febbraio nella quale si esprimerà a riguardo il tribunale.

Il presidio si è svolto questo pomeriggio.  Coinvolti nella vertenza 42 lavoratori. Per loro hanno preso la parola le Rsu aziendale, Annamaria Palumbo e Thomas Terzetti, che hanno ribadito una richiesta di non fermare la produzione e quindi di continuare a lavorare. Presenti al sit-in Loreto Fioretti della Fai Cisl, Massimo Venturini della Flai Cgil e Ulisse Mazzoli della Cgil che hanno sottolineato che “sulla vicenda, che dura da oltre due anni e mezzo, si dovrà esprimere il tribunale, all’indomani dell’incontro odierno tra il Cda e i soci della Spa”.

I sindacati, che hanno incontrato nei giorni scorsi prima le parti interessate e poi i lavoratori, hanno ribadito le motivazioni che hanno portato al mancato accordo. “L’impossibilità di derogare- hanno spiegato i sindacalisti- come richiesto, all’art. 2112 del Codice Civile, riguardante il trasferimento d’azienda e i diritti dei lavoratori, di accettare la possibilità di vedere licenziati oltre la metà dei lavoratori. A ciò si è aggiunta la poca chiarezza nel definire un vero piano industriale”.

La Fai Cisl e la Flai Cgil si appellano al senso di responsabilità del Cda e dei soci. “La questione, che in due anni e mezzo non ha trovato una risoluzione –hanno sottolineato- in questi ultimi giorni ha messo a nudo criticità ancora in essere e irrisolte. Martedì l’incontro tra tutte le parti coinvolte nella vertenza in Regione, che non ha visto la possibilità da parte dei sindacati di firmare l’accordo. Anche per una questione di coerenza non era possibile derogare, come richiesto, all’art. 2112 del Codice Civile (riguardante il trasferimento di azienda e i diritti dei lavoratori). Troppi gli elementi di incertezza anche in termini occupazionali: probabilmente, infatti, più della metà dei 42 lavoratori avrebbero perso il proprio lavoro. Inoltre, il sindacato ha riscontrato la poca chiarezza nel definire un vero piano industriale”.

Se la Spa naviga in acqua agitate, vola invece la Pasta Julia srl.  La società non solo sta conducendo l’attività con grossi risultati di fatturato: un portafoglio clienti e contratti pari a 10 milioni di euro per il 2015. Per il futuro ha presentato un piano industriale di sviluppo che prevede l’assunzione di altre unità lavorative.

 

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