Spoleto, Agricoltura, all’iniziativa del Pd Loretoni: “La città punto di riferimento del settore”

SPOLETO (Renzo Berti) – Oltre un centinaio gli imprenditori agricoli, gli esponenti dell’associazionismo, i tecnici ed i rappresentanti del mondo del credito locale che hanno preso parte all’iniziativa sul nuovo Piano di sviluppo rurale ed il Testo Unico sull’agricoltura, organizzata dal gruppo consigliare regionale del Pd, in collaborazione con il Pd spoletino.

L’iniziativa, svoltasi al “Relais Il Baio” di Camporoppolo di Spoleto, ha visto la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini e dell’amministratore unico del Parco Tecnologico Alimentare dell’Umbria, Andrea Sisti. Ad introdurre i lavori è stato il consigliere regionale del Pd, Giancarlo Cintioli, che ha annunciato una forte iniziativa dei consiglieri regionali del Partito Democratico per far sì che nelle aree parzialmente montane venga applicato il regime tariffario dell’Imu in vigore nei comuni montani. Soddisfatto il segretario dell’Unione Comunale del Pd, Roberto Loretoni.

“Come Partito, ci proponiamo di essere una cerniera tra l’esecutivo regionale ed il nostro territorio. La presenza di numerosi agricoltori provenienti non solo dal comune di Spoleto, ma anche da quelli di Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno e Giano dell’Umbria fa sì che Spoleto possa tornare ad essere un punto di riferimento per gli interessi degli imprenditori del settore”.

Per il capogruppo comunale del Pd, Dante Andrea Rossi, invece, l’iniziativa è la prima di una serie che vogliono far superare il luogo comune secondo cui la politica non è sinonimo di concretezza. “Spoleto – ha aggiunto Rossi – deve avere il coraggio di cambiare ed il Piano di sviluppo rurale offre grandi opportunità grazie ai suoi 786 milioni di finanziamenti”. E proprio dalla capacità di attingere ai fondi europei della nostra Regione è partita la disanima del nuovo PSR da parte dell’assessore al ramo, Fernanda Cecchini.

“La Regione dell’Umbria – ha sottolineato la Cecchini -, è riuscita ad ottenere 110 milioni di euro in più rispetto al Lazio. Facendo un paragone tra abitanti e territorio, ecco che il giudizio non può che essere positivo”. Entrando nel merito del PSR, tra le novità più importanti c’è la rotazione delle coltivazioni, in particolar modo per chi dispone di superfici superiori ai 10 ettari. Questo, in sintonia con le esigenze di rispetto dell’ambiente e della biodiversità. Quanto alle scadenze, la Regione inizierà a pubblicare i primi bandi per gli investimenti entro il prossimo giugno. Le opportunità più significative ed interessanti saranno a disposizione dei giovani per i quali è prevista la possibilità di attingere a finanziamenti sino a 60 mila euro senza rendicontazione di fatture. Altri settori che saranno oggetto di nuove normative saranno quella della tartuficoltura, della viticoltura e, alla luce delle gravi perdite verificatesi in questa stagione a causa della famigerata mosca, quello della olivicoltura”.

“Questo – ha sottolineato l’assessore Cecchini – tenendo sempre in primo piano il rispetto dei diritti civili e sociali di chi opera nel settore perché non si può aumentare la redditività della nostra agricoltura a scapito del sistema di previdenza sociale dei lavoratori e delle conquiste che sono state fatte in cinquant’anni ed oltre”.

Infine, l’amministratore unico del Parco Agro Alimentare Regionale, Andrea Sisti ha messo in evidenza l’importanza della progettazione e dell’innovazione nel settore agricolo.

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