Sviluppumbria e banche, i sindacati chiamano ma la Regione non risponde

PERUGIA – Avrebbero voluto parlare di Sviluppumbria e della situazione del sistema bancario. Avrebbero voluto, perché le segreterie regionale di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin non continuano a sollecitare incontri a vuoto alla giunta regionale, fin dal settembre 2015. Una situazione che li ha portati ad esprimere pubblicamente vivo disappunto per “l’indifferenza”.

“L’ ultima e più grave questione che i Sindacati avrebbero voluto porre all’ attenzione delle Istituzioni riguarda Sviluppumbria, Ente quasi totalmente controllato dalla Regione Umbria. La gestione e l’atteggiamento di Sviluppumbria nei confronti dei lavoratori suscitano infatti nelle scriventi Segreterie Regionali – dice la nota – enormi riserve e preoccupazioni attuali e prospettiche circa il futuro di tale Ente. Il tombale silenzio che ha accolto le nostre richieste di confronto con la Regione su tale tema, fa il paio con analoga indifferenza e con l’ assoluta mancanza di concrete iniziative che questa Amministrazione ha dimostrato nei confronti delle evoluzioni del settore bancario e finanziario regionale, come le vicende della BPS, delle Casse dell’ Umbria, delle Banche di credito cooperativo, ecc. stanno a dimostrare. Riteniamo che tale mancanza di attenzione verso un settore strategico dell’ economia regionale come quello creditizio non sia più tollerabile, specie in una fase come l’attuale, caratterizzata da un’ ingente messe di finanziamenti pubblici in arrivo, per la ricostruzione post-sisma, che saranno canalizzati anche attraverso il sistema bancario regionale. Le Segreterie Regionali scriventi, in virtù di ciò, richiedono con fermezza che dalle lstituzioni giunga un segnale concreto di attenzione almeno rispetto alle sorti dell’ economia umbra”.

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