Terni, Comune bocciato sul riequilibrio: il Pd prende tempo
TERNI – “Prendiamo atto del responso della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio del Comune. Al netto dell’ipotesi di ricorso che spetterà all’amministrazione formulare, riteniamo comunque opportuna una riflessione politica del gruppo dirigente”: a dirlo in una nota, dopo la bocciatura della magistratura contabile del documento presentato da palazzo Spada per risanare i propri debiti, è Andrea Pensi, responsabile Enti locali della segreteria regionale del Pd. Nelle prossime ore, spiega Pensi, verrà organizzato un incontro con il gruppo dirigente ternano, alla presenza del segretario regionale, Giacomo Leonelli, “per valutare il da farsi”.
E’ invece unanime l’appello alle dimissioni, rivolto al sindaco Leopoldo Di Girolamo, che si alza dalle opposizioni. “E’ finita la consiliatura Di Girolamo. La Corte dei conti senza mezzi termini ha respinto il piano di riequilibrio certificando che tutto quello che abbiamo denunciato fino ad oggi era la sacrosanta verità” dice il consigliere comunale del M5S, Thomas De Luca, secondo il quale “si chiude la peggiore stagione politica della storia della città che ha portato il Comune nell’abisso”.
Si aspetta le dimissioni “obbligate” anche il consigliere di Fdi, Marco Cecconi, ricordando che queste sono state annunciate dallo stesso Di Girolamo ad approvazione del piano avvenuta. “Di fronte a tanta inettitudine e colpa – commenta – non c’è alternativa se non togliersi una buona volta di torno”.
“Basta sceneggiate – aggiunge il consigliere di I love Terni, Enrico Melasecche – ai ternani spetta adesso il diritto/dovere di decidere chi dovrà governarli in modo antitetico rispetto a questi diciotto anni disastrosi”.
A chiedere le dimissioni è anche Sinistra italiana. “Avevamo già suggerito – dicono la segretaria regionale Elisabetta Piccolotti, il segretario provinciale David Proietti e quello comunale Nicola Zingarelli – di interrompere la consiliatura nei giorni dei domiciliari del sindaco Di Girolamo. Oggi di fronte alla bocciatura del piano di predissesto da parte della Corte dei conti crediamo che per la maggioranza che governa la città non resti che prendere atto di una situazione insostenibile”.
“Oggi è certificato il fallimento di una delle peggiori giunte che la storia della città ricordi”, dice il capogruppo della Lega Nord dell’Umbria, Emanuele Fiorini. “Tuttavia, il sindaco, nonostante l’evidenza dei fatti – continua il consigliere – incredibilmente non rassegna come promesso le proprie dimissioni, aggrappandosi all’ultima speranza del ricorso avverso la decisione della magistratura contabile”. Fiorini definisce quindi “patetico e grottesco” l’atteggiamento del sindaco Di Girolamo e della sua giunta “nel coltivare la speranza di rimanere attaccati alla poltrona, confidando in un sovvertimento della decisione della Corte dei conti che non avverrà mai, semplicemente perché – conclude – il piano di riequilibrio economico finanziario è disastroso”.