Terni Energia, licenziamento collettivo per 66 lavoratori: via il 72 per cento del personale. Allarme dei sindacati: “Fulmine a ciel sereno”

TERNI – Un fulmine ciel sereno: così i sindacati definiscono l’annuncio della società TerniEnergia Spa di licenziare collettivamente 66 lavoratori su 91, praticamente oltre il 70 per cento. La notizia è arrivata all’improvviso, venerdì pomeriggio, quando le organizzazioni sindacali Filctem Cgil e Flaei Cisl, unitamente alle Rsa aziendali, “con grande rammarico e stupore sono venute a conoscenza, dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo da parte della Società TerniEnergia S.p.A. per 66 lavoratori su un totale di 91 occupati presso la Sede di Nera Montoro”.

“Seguendo il settore – spiegano i sindacati – sappiamo molto bene che sia il fotovoltaico sia tutto ciò che ruota intorno all’efficientamento energetico, in un quadro macro-economico nazionale negativo, riscontra difficoltà sia in termini di produzione che di investimenti; la situazione del fotovoltaico è poi ulteriormente aggravata dalla concorrenza di competitor stranieri sull’alternativo mercato estero. Detto ciò, rimaniamo comunque basiti di fronte alla decisione del Cda”.

Un fulmine a ciel sereno

“Circa un mese – evidenziano le organizzazioni sindacali – fa abbiamo avuto un incontro con le massime cariche di TerniEnergia: il Presidente, l’AD e il Capo del Personale, durante il quale siamo stati nuovamente informati delle difficoltà sopra descritte, tra l’altro difficoltà sussistenti da tempo, ma nel contempo abbiamo ricevuto rassicurazioni in termini occupazionali con l’espressa volontà da parte aziendale, in primis di proseguire con l’attuale core business rivedendone alcuni aspetti e modalità di gestione e in caso di ulteriori scenari negativi, di riqualificazione/formazione del personale da collocare in altri settori facenti parte di gruppi affini che invece hanno un trend positivo, il tutto al fine di non intaccare la forza; nello stesso incontro abbiamo anche raccolto l’impegno dell’azienda per l’erogazione di una sorta di una tantum in welfare e l’impostazione di un premio triennale per tutti i lavoratori.Ora è più semplice capire come la notizia dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo per noi sia stata come un fulmine a ciel sereno”.

La lotta dei sindacati

“Crediamo necessario analizzare approfonditamente la situazione – spiegano Cgil e Cisl – avendo un quadro completo sul personale, valutare tutte le possibili soluzioni, crediamo fermamente ci siano, per non disperdere professionalità di un settore come quello elettrico che rappresentano un valore aggiunto importante sul nostro territorio. Appena avremo conto di molti tasselli che per noi ancora mancano, come sempre siamo abituati a fare, decideremo insieme ai lavoratori le iniziative da intraprendere. E’ certo che questa repentina comunicazione non ci scoraggia, assicuriamo che non ci fermeremo e che faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per risolvere la situazione nel modo migliore, difendendo chi noi rappresentiamo: i lavoratori”.

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