I Ceri di Gubbio sul Col di Lana: celebrato il centenario della festa durante la Grande Guerra

GUBBIO – I Ceri di Gubbio in trasferta sul Col di Lana per ricordare una straordinaria pagina di storia di cento anni fa, durante la prima guerra mondiale, quando alcuni soldati eugubini impegnati al fronte decisero di riprodurre la festa dei Ceri in pieno conflitto bellico. Un gesto d’amore per la loro città, un segno di umanità in durante una delle guerre più sanguinose, avvenuto il 15 maggio 1917.
L’iniziativa si è svolta a Livinallongo, sul Pian de Salesei, dove sorge uno dei Sacrari più importanti della Grande Guerra. In tanti, circa 1.500, gli eugubini partiti dall’Umbria e non solo per questo straordinario momento, presenti i sindaci delle due città, Filippo Stirati e Leandro Grones, il vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli e il cappellano degli Alpini don Lorenzo Cottali. A rappresentare la Regione Umbria, di cui i Ceri sono simbolo, c’era il consigliere regionale di Gubbio, Andrea Smacchi.
Prima il silenzio, poi la deposizione di corone d’alloro in onore ai caduti, quindi gli interventi commossi delle autorità. Dopo la celebrazione eucaristica, i Ceri sono stati mossi dai supporti lignei realizzati dagli alpini del Col di Lana, raffiguranti delle bombe, e camminando sono stati portati fuori dal perimetro del Sacrario, dove sono sepolti oltre 5mila soldati morti durante la prima guerra mondiale, su uno dei fronti più sanguinosi del confine italo-austriaco.
I Ceri hanno anche compiuto tre birate intorno alla croce che fa da ingresso al Sacrario e quindi si sono spostati nel punto esatto dove furono scattate le foto rimaste a testimoniare lo straordinario evento di cento anni fa, oggi esposte anche nel Museo del Pordoi dedicato alla Grande Guerra.Poi il ritorno al Sacrario, dove i Ceri sono stati collocati e dove resteranno per sempre a omaggiare una pagina di vita e di storia.

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