Terni, esclusi dalla rete idrica potabile i due pozzi contaminati dal tetracloroetilene

TERNI – Divieto di coltivazioni alimentari nei terreni a presunzione di inquinamento ed esclusione dalla rete idrica cittadina dei due pozzi contaminati da tetracloroetilene (la cosiddetta trielina). Sono questi i provvedimenti decisi questa mattina nel tavolo tecnico di valutazione impatto da inquinamento sulla salute del territorio narnese-ternano che si è riunito a Palazzo Spada. Erano presenti rappresentanti di Comune, Arpa, Provincia, Usl Umbria 2, Istituto zooprofilattico di Umbria e Marche, Ordine dei medici e Servizio idrico integrato.
L’amministrazione comunale ternana ha annunciato che a breve sarà adottata l’ordinanza che vieta le coltivazioni finalizzate all’uso alimentare umano e zootecnico e l’attingimento dalle acque sotterranee nei siti di Maratta 1, Maratta 2 ed ex cava Sabbioni, limitatamente alle aree individuate nel piano regionale di bonifica.
Il direttore tecnico del Servizio Idrico Integrato ha riferito sulle analisi svolte e le azioni intraprese per evitare che le acque sotterranee inquinate raggiungano la rete idropotabile. Ha rassicurato sulla qualità delle acque che giungono nei rubinetti dei cittadini, considerato che i pozzi in cui sono stati rilevati i superamenti del tetracloroetilene sono stati esclusi dall’alimentazione della condotta idropotabile. E’ stato programmato un allargamento della rete locale di monitoraggio ad un numero maggiore di pozzi di rilevamento, anche per individuare le cause di contaminazione da attività umana civile o da stabilimenti produttivi.
“Sulla vicenda sui terreni a presunzione di inquinamento – spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Emilio Giachetti – in tre mesi siamo riusciti a dare una risposta attesa da undici anni. Decisivo il tavolo di oggi, importante il percorso delle ultime settimane che ha visto prima la notifica ai proprietari dei terreni interessati e poi di un incontro tra Comune e proprietari dei terreni, con il Comune che si è fatto carico dell’analisi necessarie per andare avanti. Per la situazione idrica, invece, verrà intensificata l’attività di monitoraggio e i pozzi esclusi saranno rientegrati solo quando sarà tornata l’assoluta normalità”.
Il tavolo continuerà a lavorare sistematicamente con cadenza almeno mensile: il prossimo tema riguarderà l’analisi sui dati del Pm10, le polveri sottili.

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