Terni, inflazione sotto lo zero: in aumento il prezzo dei carburanti e del gasolio da riscaldamento

TERNI – La Commissione comunale prezzi si è riunita per esaminare i dati del mese di ottobre.

“Anche in questo mese appena trascorso – si legge nel comunicato – l’inflazione resta sotto lo zero e pari a Terni a -0,1%, in linea con l’andamento nazionale.

“In aumento il prezzo dei carburanti e del gasolio da riscaldamento, mentre diminuisce il costo dell’energia elettrica”. In città risultano ritoccati in rialzo i listini di pizzerie e ristoranti.
Con la seduta odierna si è concluso il periodo di validità biennale dell’attuale Commissione Prezzi che verrà rinnovata a partire dalla fine di novembre.

La variazione congiunturale a Terni nel mese di ottobre è risultata essere pari a +0,1% ma permane il segno meno davanti alla variazione tendenziale e l’inflazione rimane negativa a -0,1% in linea con il dato nazionale che lo scorso mese aveva dato un lieve segnale di ripresa.

Rispetto a settembre non si segnalano variazioni significative nei prezzi rilevati nel territorio comunale né in quelli a rilevazione centralizzata acquisiti direttamente dall’Istat sul territorio nazionale.

Unica eccezione il +0,6% della divisione Servizi Ricettivi e di ristorazione dovuta principalmente agli aumenti di prezzo applicati nei listini di alcune pizzerie e  ristoranti della città. Per gli altri capitoli di spesa le diminuzioni e gli aumenti si bilanciano facendo registrare variazioni molto contenute.

Ciò si è verificato ad esempio per la divisione Trasporti dove i rincari nel prezzo dei carburanti sono stati bilanciati dalle diminuzioni di natura stagionale dei prezzi dei biglietti aerei e ferroviari e nella divisione Abitazione, acqua, elettricità e combustibili nella quale gli aumenti del costo del gasolio per riscaldamento e delle spese condominiali sono stati bilanciati dalla diminuzione del costo di alcune tariffe dell’energia elettrica e del gas.

Tra i prodotti a rilevazione locale sono stati 49 quelli che hanno subito incrementi di prezzo superiori all’1%, invece 48 hanno mostrato diminuzioni sempre superiori all’1%.

Su base congiunturale, ovvero rispetto al mese di settembre soltanto tre divisioni di spesa hanno registrato segno negativo mentre su base annua sono in una situazione di deflazione ben 7 capitoli di spesa su 12.

I Servizi Statistici ringraziano i partecipanti designati da CCIAA, Direzione territoriale del Lavoro, organizzazioni sindacali, Confederazione Italiana Agricoltori, Confartigianato, CNA e Confcommercio “per la preziosa collaborazione senza la quale non avremmo avuto l’opportunità di diffondere il dato dell’inflazione locale che è uno degli indicatori fondamentali per monitorare la situazione economica della città”.

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