Terni, Omicidio di David, il sindaco: “Scriverò a Renzi”, il vescovo: “Tutti si adoperino a rendere più vivibile la città”

TERNI – “Terni, in una giornata drammatica segnata dalla morte assurda di David Raggi, ha saputo, ancora una volta, lanciare al Paese un messaggio di maturità e civiltà”, così il sindaco Leopoldo Di Girolamo il giorno dopo la fiaccolata in memoria di David.

“Ieri sera, rispondendo ad un invito lanciato dagli amici, migliaia di persone – ha aggiunto il sindaco – si sono raccolte compostamente davanti a Palazzo Spada e poi hanno attraversato, portando in mano una fiaccola, le vie del centro fino a raggiungere piazza dell’Olmo. Un corteo silenzioso, fatto di amici, conoscenti di David, tanti giovani, intere famiglie con bambini, rappresentanti delle istituzioni e delle tante realtà che contribuiscono a rendere viva la città. Un corteo nel quale si sentiva lo sgomento, l’incredulità, la rabbia per quanto accaduto, per una violenza cieca e priva di alcuna giustificazione. Una moltitudine che ha voluto testimoniare una richiesta impellente di giustizia. Un corteo che ha voluto esprimere la piena vicinanza alla famiglia di David e condividere con loro quel dolore immenso, insopportabile”.

“Non c’era alcuna voglia di vendetta – ha proseguito il sindaco –  I ternani hanno saputo reagire nella maniera giusta, aiutati moltissimo dalle parole e dai comportamenti della famiglia Raggi che, rifacendosi ai sentimenti ed ai valori che in primo luogo animavano la vita di David, ha chiesto solo giustizia. La famiglia Raggi, pur in un dolore indicibile, è stata un esempio di umanità, compostezza, fermezza e anche per questo la loro richiesta di giustizia è ancora più rilevante. Così come la richiesta di più sicurezza che insieme a loro tanti ternani hanno voluto evidenziare. Per questo scriverò al Presidente Renzi ed ai ministri Alfano ed Orlando affinché siano date alle nostre Forze dell’Ordine più mezzi e strumenti per aumentare il livello di sicurezza nelle nostre città e si modifichino quelle norme che, usate strumentalmente, oggi permettono a soggetti criminali di potersi aggirare indisturbati nelle nostre comunità mettendo a rischio l’incolumità dei nostri cittadini. Quello che è accaduto a David – ha concluso Di Girolamo – non deve più accadere”.

Sul fatto interviene anche il vescovo, Giuseppe Piemontese.  “Tutta la comunità cittadina e diocesana piange per la morte di David Raggi, un giovane che aveva davanti una vita ricca di promesse. La morte è sempre un mistero – dice il vescovo – ma quella di David facciamo ancora più fatica a comprenderla, perché un innocente è caduto prematuramente e vittima di violenza inspiegabile. Un delitto assurdo e inutile causato più che da cattiveria, dalla superficialità e dall’incoscienza provocate da una mente annebbiata da alcool e forse droga. In questi momenti le parole servono a poco. Occorre stringersi intorno alla famiglia con l’affetto e con la preghiera – continua il vescovo – per essere ad essa di conforto e sostegno in quest’ora di dolore e di prova. Nessuno si lasci invadere né alimenti sentimenti di vendetta o intolleranza, che prolungano la catena di violenze e sofferenze e che non servono a lenire il dolore né a ridarci David. Piuttosto ognuno, se è credente, preghi il buon Dio per il conforto dei familiari di David e per la conversione dei violenti. Tutti si adoperino con responsabilità per rendere più vivibile la nostra città – conclude padre Piemontese. individuando ed eliminando le cause di tanto disagio e di tante sofferenze”.

 

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