Terni, omicidio Moracci: una lettera scagionerebbe la colf

TERNI – C’è una lettera che scagionerebbe Angela Cioce, la colf di 48 anni accusata di essere complice della banda di rapinatori, nel processo sull’omicidio di Giulio Moracci, il 91enne ucciso il 28 aprile scorso durante una rapina nella sua abitazione di Gabelletta.
Ad inviarla alla donna, che si trova agli arresti domiciliari, sarebbe stato dal carcere Gianfranco Strippoli, uno dei due presunti basisti della banda, tra le quattro persone a processo davanti alla Corte d’assise di Terni. La lettera è stata depositata oggi nel corso della seconda udienza del processo, dall’avvocato della Cioce, Sara Giovannelli, che ne ha chiesto l’acquisizione agli atti. Il legale ha anche sollecitato il tribunale a emettere d’ufficio una sentenza di assoluzione nei confronti della sua assistita, che si è sempre dichiarata estranea alle accuse.
Il presidente della Corte, Massimo Zanetti, si è riservato la decisione all’esito delle testimonianze degli altri imputati, tra cui lo stesso Strippoli, che dovranno confermare l’autenticità e il contenuto della lettera.
Nella lettera l’autore dice alla donna di stare “tranquilla”, in quanto estranea ai fatti che le vengono contestati, aggiungendo che le dichiarazioni di Strippoli e dell’altro presunto basista, Claudio Lupi, la scagioneranno.
Il processo è stato poi rinviato a martedì prossimo, quando verranno ascoltati i due imputati che hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, Elvis Epure e Gheorghe Buzdugan, presunti autori materiali della rapina. Altre due udienze sono già fissate per il 12 e 28 aprile.

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