Terni, raddoppia il numero delle persone in difficoltà. Separati, disoccupati, vittime di usura: ecco l’identikit di chi si rivolge alla Caritas

TERNI – La crisi morde e sempre più famiglie sono in difficoltà. Lo dicono i numeri degli aiuti erogati dalla Caritas. Separati, vittime di usura o fallimento, persone che perdono lavoro  sono queste le persone che sempre più numerose cercano un sostegno nelle associazioni di volontariato.

Nel 2014 sono state infatti aiutate 6.400 persone, quasi il doppio rispetto a due anni prima. Oltre 38.340 i pasti offerti, 36.000 i prodotti alimentari, 17.813 capi di vestiario distribuiti, 5.000 i prodotti per l’igiene personale. Inoltre 385 persone hanno usufruito del Servizio doccia, 90 in più rispetto al 2013.
Al centro di ascolto della Caritas di via Vollusiano, aperto la mattina dal lunedì al venerdì con otto operatori che si alternano nell’accoglienza e ascolto, si sono rivolte 3.189 persone, di cui 1.818 uomini e 1.175 italiani.
Le richieste hanno riguardato per il 72% beni e servizi materiali, per il 20% sussidi economici, per il 4% l’alloggio, per il 1,8% il lavoro e altre richieste per il 2,3%.
Alla mensa San Valentino, nella quale operano 70 volontari, il 50% di coloro che mangiano sono italiani, persone che – spiega la diocesi – repentinamente hanno visto la loro situazione economica peggiorare per problemi di occupazione, disagio abitativo, grave emarginazione, infermità psichiche, indebitamento, situazioni di accattonaggio e sfruttamento.
Tra loro anche persone separate o vittime di usura e fallimento, molti anziani soli e persone con problemi di giustizia o appena usciti dal carcere. L’attività della Caritas viene svolta grazie al contributo della Chiesa locale con i fondi dell’8×1000 per la carità e quello della Fondazione Carit, che nell’anno in corso, sostiene il progetto “Opere segno” con un finanziamento di 75mila euro.

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