Terremoto, il sottosegretario Bocci: “La priorità è il lavoro”

NORCIA – “Ripartire dal lavoro, adottando il modello “Della Valle”, che nelle zone marchigiane colpite dal sisma, ha deciso di realizzare un nuovo impianto produttivo, assumendo trenta giovani”. E’ questa la priorità per ripartire, spiegata dal sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci in una intervista dalle colonne del Messaggero dell’Umbria. Bocci sottolinea come questa volta “la distruzione è stata come non mai. Si sente forte, parlando con le persone, la tentazione di arrendersi”. Per ripartire, secondo Bocci, serve contare sulla fierezza della gente umbra. “Loro hanno dentro la forza che supera le difficoltà, sono capaci di reggere la sfida,sanno che la vita è più forte della devastazione, sono capaci di vivere con sacrificio”.

Le difficoltà però sono evidenti: “La difficoltà ha colpito le radici, qualcuno è così abbattuto che dice di non voler tornare. Altri cercano stimoli che non trovano, anche se la loro relazione col territorio riesce ad essere ancora più forte del terremoto e sempre salda, specialmente tra i più anziani. Ora il nostro compito è arduo, ricostruire l’umanità”.

La strada che indica il sottosegretario è chiara: “Pensare ai giovani. E loro sanno bene, come sappiamo noi, che non c’è futuro senza lavoro. Per vedere completata la ricostruzione, comunque sia, passeranno anni. Lo Stato si deve impegnare e ridare a ciascuno la casa che ha perduto, questo è un atto dovuto. Lo Stato deve impegnarsi a ricostruire le chiese che sono patrimonio artistico e parte dell’identità del territorio. E anche questo ha il dovere di farlo. Ma sul lavoro dobbiamo agire noi e subito”. Come?: “Le istituzioni facciano appello per difendere le aziende che sono sul territorio e per cercarne di nuove. Coinvolgiamo Confindustria regionale, perché si attivi con gli imprenditori umbri ma anche rispetto a Confindustria nazionale. Il Governo, nell’ambito di questo progetto, farà la sua parte e ci metterà del suo. Ma l’esempio di Della Valle è quello giusto da seguire. I progetto con le assunzioni è già partito”.

Solidarietà e concretezza sono le parole chiave che indica Bocci: “Il lavoro è una priorità. Bisogna intervenire guardando avanti e in prospettiva, ma impostando subito una soluzione”. Per cominciare “i servizi, di ogni genere, vanno mantenuti nel luogo. Le scuole, la sanità, i presidi delle forze dell’ordine, ma anche i servizi più piccoli come le Poste, gli sportelli bancari. Insisto sulle Poste: non si deve ridimensionarne la presenza, per la gente è punto di riferimento importante”.

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