Terremoto, migliaia di sfollati e ora il momento della conta dei danni: Preci e Norcia in ginocchio. Recuperata la croce della chiesa di San Benedetto. A Preci comune inagibile

E’ stata segnata dal susseguirsi di un centinaio di scosse, la piu’ forte di magnitudo 3.5 alle 4:13, vicino Ussita, la seconda notte da sfollati per i circa 4 mila terremotati della provincia di Macerata, e dell’Umbria, sistemati in strutture provvisorie, palazzetti dello sport e qualche tenda.
Alcuni gruppi sono già stati trasferiti negli alberghi della costa, come gli sfollati di Visso. Saranno seguiti oggi da altri terremotati. Non si può affrontare l’inverno nelle tende, ha ripetuto ieri anche il premier Renzi in visita a Camerino, uno dei centri più colpiti. Il problema però è che in tutta l’area del sisma ci sono tantissimi edifici inagibili, e non sarà facile trovare una sistemazione adeguata e di lunga durata per così tante persone. Chiuse fino al 31 ottobre numerose scuole, per verifiche e sopralluoghi.

In Umbria sono stati 450 i posti allestiti nei centri di accoglienza tra Preci e Norcia. Sono tornate dunque le brandine ma niente tende. Questo in soldoni l’esito dell’incontro tra il commissario alla ricostruzione Vasco Errani, il capo della Prociv Fabrizio Curcio e la presidene Catiuscia Marini, insieme ai sindaci della Valnerina. A Norcia ci sono stati tre centri di accoglienza per 350 posti. Un centinaio di posti a Preci. Il prima possibile si procederà al censimento dei danni, ma di certo il bilancio non sarà lusinghiero. La parte della Valnerina più vicina a Visso è quella più danneggiata.

Stamattina intanto i vigili del Fuoco di Perugia e Terni, presenti a Norcia con mezzi e uomini, hanno provveduto a recuperare la croce e guglie della chiesa di San Benedetto a Norcia. Il personale dei Vigili del Fuoco che opera presso il campo base di Norcia, circa 50 unità, unitamente alla squadra del distaccamento volontario di Norcia, immediatamente dopo la prima scossa del 26 ottobre hanno effettuato una serie di attività nel comprensorio di Norcia comprese le frazioni di San Pellegrino, di Campi e di Castelluccio. Una sezione operativa composta da 11 uomini e tre mezzi dal Comando di Terni è stata inviata a Norcia per effettuare le prime verifiche. Alla sala operativa del 115 continuano a pervenire numerose richieste da parte dei cittadini dei diversi comuni terremotati.

A Preci stanno andando avanti i sopralluoghi. Inagibile il municipio, la caserma dei carabinieri e l’ufficio postale. Sarà necessario dunque ampliare le zone rosse individuate con l’ordinanza del 24 agosto anche a Todiano, Abeto, Piedivalle e naturalmente il centro di Preci.A firmare gli atti c’è una oggettiva difficoltà, a causa dell’inagibilità della Caritas.

 

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