Traffico di rifiuti da Ancona a Roma, anche Perugia coinvolta

PERUGIA – C’è anche Perugia tra le città coinvolte nel blitz dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Roma contro un traffico illecito di rifiuti. I militari capitolini infatti, coadiuvati dai colleghi di Ancona, Campobasso, Firenze, Grosseto, Perugia e Pescara e dal comando provinciale dei carabinieri romano hanno bloccato cinque persone in applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali o professionali per 12 mesi. L’accusa è di traffico illecito di rifiuti e truffa, permettendo l’accumulo di oltre un milione di euro di profitti. Sequestrato anche un impianto industriale di trattamento gestito da una società di Guidonia.

L’indagine è partita nel 2009 ed è stata coordinata dal Noe di Roma. In questi anni è stato verificato che gli indagati gestivano illegalmente rifiuti speciali. 7.500 tonnellate di fanghi, per esempio, erano state costituite da fanghi erano stato declassati da pericolosi a non pericolosi con certificati di analisi falsi. Gli indagati, in concorso tra loro “si sono anche aggiudicati una gara a procedura negoziata, bandita nel 2009 da Acea Ato 2 Spa per il ‘servizio di noleggio mezzi d’opera specializzati da adibire all’esercizio degli impianti di depurazione, adduttrici e sollevamenti fognari nonché alla disostruzione dei fognoli delle fontanelle pubbliche – lotto 1, 2 e 3’, dell’importo di circa tre milioni di euro annui per il periodo 2010/2013, concordando preventivamente le offerte da presentare – così da costituire un ‘cartello’ e peraltro aggiudicandosi due dei tre lotti previsti dal bando, del valore rispettivamente di euro 1.287.000 e 819.000”.

 

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