Trasferimento dell’urna di San Valentino, è scontro tra il vescovo e la Sovrintendenza

TERNI – E’ scontro a distanza tra il vescovo monsignor Piemontese e la Sovrintendenza sul trasferimento delle reliquie di San Valentino in Duomo. Il sovrintendente Gizzi – secondo quanto riportato alla stampa – avrebbe espresso contrario allo spostamento dell’urna di San valentino “perché potrebbe causare gravissimi danni al bene in oggetto”. Una risposta che ha mandato Mons. Giuseppe Piemontese su tutte le furie. In un incontro ieri sera con i giornalisti ha parlato di gravissima scorrettezza da parte del sovrintendente nei suoi confronti, perché non ha risposto alla sua richiesta personalmente ma lo ha fatto sui giornali.
Il vescovo ha chiarito di aver sottoposto alla soprintendenza un parere, “per puro scrupolo” , la scorsa settimana e di essere in attesa di una risposta “che non sono convinto che sia necessaria”, ha ribadito il vescovo poiché ” chi ha facoltà sulle reliquie non è il soprintendente ma è il vescovo”.
Mons. Piemontese ha anche fatto sapere di aver richiesto ai tecnici incaricati di assicurare che il trasloco avvenga nella massima sicurezza senza danneggiare l’urna, un rapporto di fattibilità dell’operazione. La risposta che ha ricevuto è stata positiva. L’urna di San Valentino può essere spostata in Duomo. Tra l’altro l’urna del santo era già stata trasferita per le celebrazioni nel 1937 e nel 1974. In quest’ultimo caso ci fu anche una processione per le vie della città». Il vescovo sta già preparando una lettera a tutti i cittadini di Terni per spiegare la proposta pastorale. Proposta che non va giù ai residente della zona di San Valentino e alla comunità parrocchiale della zona.
Il pontificale si farà comunque in Cattedrale il 14 febbraio. Dalle 8,30 alle 12 del 14 febbraio nelle chiese di Temi non si celebrerà alcuna messa. La teca con l’urna resterà solo due giorni in Duomo, poi alle 12 del 14 sarà di nuovo in Basilica.

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