Tribunale ecclesiastico, 214 le cause di nullità matrimoniale del 2016

PERUGIA – In totale sono 214 le cause di nullità matrimoniale trattate nel 2016 dal Tribunale ecclesiastico interdiocesano umbro (Teiu) che stamani, con il saluto iniziale del suo moderatore, il cardinale e presidente della Conferenza episcopale umbra, Gualtiero Bassetti, ha inaugurato ufficialmente l’anno giudiziario.

Oltre ad un riepilogo dell’attività del Tribunale competente per i processi di nullità matrimoniale, è stato anche messo in evidenza, nella sala del dottorato delle logge della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia e alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni civili e religiose dell’Umbria, il “comune impegno a tutela dei valori del matrimonio e della famiglia” ma anche la necessità di inserire “forze nuove e fresche all’interno del Tribunale visto l’incremento della mole di lavoro”.
Per padre Cristoforo Pawlik, vicario giudiziale del Teiu, “c’è bisogno di una costante attenzione sull’attività del Tribunale per dare un sempre più sollecito e puntuale servizio”. Ed in questo senso ha auspicato che “all’aumento del lavoro possa corrispondere l’aumento della disponibilità per l’attività giudiziaria con la specializzazione di sacerdoti in diritto processuale canonico”.
Il vicario giudiziale ha annunciato che già nel 2017 sono stati nominati ben due nuovi giudici e per questo ha ringraziato la Ceu e il suo presidente.

Anche il cardinale Bassetti ha ringraziato, oltre al vicario, tutti gli operatori del Tribunale (giudici, difensori del vincolo, uditore, cancelliere, notai, avvocati stabili) sottolineando poi che “si sta vivendo un tempo speciale perché dopo la chiusura dell’anno giubilare sulla Misericordia queste tematiche non devono terminare ma trasformarsi in quel motore che anima il grande cuore della Chiesa”. Il cardinale ha ribadito la necessità di un progetto di formazione dei giovani fidanzati “volto a far riscoprire la famiglia e il matrimonio e a garantire maggiore vicinanza” anche perché “troppo spesso i giovani vengono lasciati soli”.
Anche secondo padre Pawlik “bisogna rendere più efficaci i percorsi al matrimonio, attraverso una preparazione sacramentale, per fare di questa celebrazione una tappa del percorso di fede”. Delle 214 cause di nullità trattate nel 2016, quelle pendenti dal 31 dicembre 2015 erano 104 mentre quelle nuove introdotte 110. Le cause di nullità espletate sono state 121, di cui 115 chiuse con sentenza affermativa. Infine, sono 93 le cause pendenti al 31 dicembre 2016. Tra i capi di nullità, a farla da padrone è l’incapacità.
Sono state più le donne a chiedere l’annullamento (66 contro 51), e quattro i procedimenti congiunti. Dopo la relazione sull’attività 2016 del Tribunale a cura del vicario giudiziale, il quale ha voluto sottolineare anche la necessità di migliorare i tempi delle perizie, mons. Joaquín Llobell, docente presso la Pontificia Università della Santa Croce, ha relazionato sul tema “Questioni sull’appello nelle cause di nullità del matrimonio”. Come da consuetudine, l’inaugurazione dell’anno giudiziario è stata preceduta dalla concelebrazione eucaristica dei vescovi della regione in Cattedrale.

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