Tsa, truffa e violazione delle prescrizioni ambientali: ecco l’accusa per i vecchi vertici
PERUGIA – Truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche per due milioni di euro, gestione illecita di rifiuti e violazione delle prescrizioni relative all’aia per il biogas di Borgogiglione. Sono i reati che i carabinieri forestali contestano a tre ex dirigenti della Tsa, ai quali è stato recapitato l’avviso di conclusione delle indagini.
I controlli sono scattati nel contesto di una indagine più ampia, che ha evidenziato difformità anche in Tsa. Quanto al biogas, si legge nella nota degli investigatori: “la normativa di settore prevede infatti il recupero del biogas generato all’interno delle discariche per la produzione di energia elettrica e per tale attività sono previsti degli incentivi statali oltre alla vendita dell’energia. Nella discarica di Borgogiglione sono presenti due impianti, uno relativo alla vecchia discarica che gode di incentivazione e un altro relativo alla nuova che non la ha ma per il quale era prevista la sola vendita dell’energia prodotta”. Le due linee dovevano rimanere separate.