Umbria, allerme giovani e alcol: il 12% dei minori si ubriaca

Più del 12% dei minori umbri si ubriaca abitualmente e 800 mila in Italia fanno un abuso di alcool.
Da un’indagine Istat è emerso che oltre 50 mila giovani cercano lo sballo immediato prendendo 5-6 shot in 30 minuti.
Questi sono i dati allarmanti sul fenomeno resi noti nel corso di un convegno dal titolo “I giovani e l’alcol: i nuovi allarmi sociali” tenuto nella giornata di ieri (giovedì) all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia al quale hanno preso parte numerose autorità ed esperti.
Il responsabile del servizio alcologia – Goat del perugino il dottor Luciano Bondi afferma che “la media umbra di consumo di alcool è molto elevata: oltre il 67% è la popolazione sopra i 14 anni, il 15,5% fa un consumo di alcool a rischio, il 5,8% fanno il binge drinking, l’1,4% consumo ad alto rischio e lo 0,6% sono, invece, alcool dipendenti. Solamente il 40% sono i consumatori a basso rischio – afferma Bondi-. Il 19% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni hanno un comportamento a rischio tra questi il 4% fa un consumo giornaliero di alcool e il restante 15% ha un consumo più occasionale”.
Il tema dell’ alcool tra i giovani viene trattato con cura dai vari esponenti del convegno, tra cui Isa Miranda Zucca Parroni, la coordinatrice del Tribunale per i Diritti del Malato si è posta la domanda “se la società si renda veramente conto della situazione in cui versano questi giovani dopo che ragazzi di 11 anni sono finiti in coma etilico dopo un uso di alcolici”.
La stessa domanda, sarà posta anche al centro del Sinodo autunnale al quale parteciperà anche il Cardinale Gualtiero Bassetti che ha condiviso la lettera di una ragazza che ha molto stupito anche lo stesso Papa Francesco, la quale mostrava due aspetti negativi della società che portavano dunque al malessere dei nostri giovani.
“Il primo aspetto – scrive la ragazza – è l’assenza degli adulti nella vita dei giovani e il secondo sono i pericoli nei quali un giovane può imbattersi ovvero l’alcool e la droga”.
I veri problemi di questi ragazzi, oltre la voglia di trasgressione e di sentirsi grandi, sono l’assenza di figure guida, l’esser lasciati soli al loro destino, come sottolinea anche la lettera rivolta al Santo Padre.
“Questa solitudine dei giovani può causare la loro insicurezza – secondo l’ Assessore regionale alla Salute Luca Barberini – che può portare, nei giovani tra i 15 e i 30 anni anche ad un abuso di alcolici”.
“Ci deve essere un modo per aiutare i nostri giovani – sono le parole del Procuratore Generale della Repubblica Fausto Cartella – e bisogna provare a fare questo cercando di promuovere la legalità nelle scuole, anche grazie all’aiuto delle forze dell’ordine e del Comune di Perugia”.

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