Un’eccezionale fioritura di Castelluccio nelle città metropolitane

CASTELLUCCIO DI NORCIA – Portare la fioritura di Castelluccio nelle grandi città metropolitane. Non è fantascienza, anzi presto potrebbe diventare realtà. Si tratta di un progetto altamente innovativo promosso da Confcooperative Umbria con capofila la Cooperativa Agricola di Castelluccio, che ha pensato di riprodurre i colori della fioritura anche in aree verdi pubbliche e private di alcune città metropolitane. L’idea, che si è concretizzata nella stesura di un progetto come riportato da tuttoggi.info, è stata presentata  alla Regione dell’Umbria sul bando di innovazione di processo e prodotto, misura 16.2.2 del Piano di Sviluppo Rurale. Una sfida questa che permetterebbe di far conoscere su ampia scala une delle maggiori bellezze naturalistiche umbre e nazionali, soprattutto in chiave turistica. Il Direttore Regionale di Fedagri – Confcooperative, Lorenzo Mariani, ha spiegato il progetto affermando che “insieme ai soci della storica Cooperativa Agricola di Castelluccio, presieduta da Nello Perla, e con il supporto tecnico ed agronomico della Società ATM Consulting di Perugia, abbiamo deciso di dare impulso a un progetto di innovazione che era già stato condiviso a tavolino poco prima delle scosse dell’agosto 2016, ma aveva subito un inevitabile stand by nei primi mesi critici del post sisma. Oggi può diventare realtà ed essere una pietra miliare sulla quale costruire un’opportunità concreta di valorizzazione di Castelluccio e di riscatto per gli agricoltori soci della Cooperativa, le cui strutture sono state rase al suolo dagli eventi sismici. Un tragico evento questo, “che però segna un punto di ripartenza perché – chiarisce proprio il presidente della cooperativa nursina Perla – se nei mesi difficilissimi del post sisma ben altre sono state le priorità cui abbiamo dovuto far fronte tutti noi soci dell’Agricola è altrettanto vero che non ci siamo persi d’animo e al momento opportuno abbiamo rimesso mano alle carte progettuali”. Tale iniziativa è stata fortemente voluta anche dalla società perugina, il cui agronomo Marco Sanna non ha difficoltà a sottolineare “le comprensibili difficoltà cui siamo andati incontro per portare a termine questo progetto, ma le forti motivazioni del presidente Perla, del Direttore Mariani e degli altri partner scientifici e vivaistici ci hanno convinto della possibilità di realizzare un progetto senza precedenti”. Ma in sostanza come funzionerebbe questa attività? In termini pratici, tale progetto si baserebbe sulla raccolta, la separazione e la messa in busta dei semi dei mille fiori che creano la fioritura di Castelluccio a seguito della semina della lenticchia, che poi verrebbero piantati nelle aree di semina in alcune grandi città pilota, con un impatto visivo e progettuale sicuramente forte. Perla conclude sostenendo che “in questo momento siamo in attesa di un riscontro istruttorio alla nostra istanza da parte della Regione e sarebbe ideale poter ripartire a primavera, dopo il rigore del periodo invernale, avendo l’iniziativa approvata per dare il via alla realizzazione delle azioni previste dal progetto fin dalla campagna 2018”. Il Direttore di Confcooperative Umbria, Mariani è convinto che per rimettere in moto Norcia, Castelluccio e la Valnerina servono progetti ambiziosi e d’innovazione come questo. “E domani chissà che anche gli abitanti di tante città metropolitane – conclude – possano vedere impreziosite le loro aree verdi e le rotatorie con i colori della fiorita, uno spettacolo che potrà fare sicuramente anche da ambasciatore di Castelluccio di Norcia, spingendo molti turisti a venire a vedere dal vivo lo spettacolo del Pian Grande reso di nuovo accessibile”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.