Viabilità nelle zone del sisma, in arrivo un piano straordinario da 570 milioni di euro

NORCIA – “A breve presenteremo un piano da 570 milioni di euro per migliorare la viabilità e l’accesso alle zone terremotate in vista della bella stagione e per favorire il ritorno dei flussi turistici nei territori colpiti dal sisma”. Lo ha detto il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio durante un’intervista su Rai Radio Uno. Nei prossimi giorni il piano sarà presentato prima alle regioni e poi alla stampa.

Intanto ferve l’attività per ristabilire la viabilità della Strada Provinciale 477 Norcia – Castelluccio:  l’Anas, soggetto attuatore per il coordinamento degli interventi di messa in sicurezza e ripristino della viabilità di competenza delle Regioni e degli enti locali nelle aree colpite dal terremoto, a metà marzo ha autorizzato la Provincia di Perugia ad attuare quanto previsto dal Piano redatto dall’Anas stessa.

“A differenza di altre Province e dei Comuni – spiegano il presidente Nando Mismetti e la consigliera delegata alla viabilità Erika Borghesi – il nostro Ente, dietro specifica richiesta dell’Anas e di concerto con la Regione, ha ritenuto di poter provvedere alla realizzazione dell’opera previa concessione dei necessari finanziamenti che, nel caso specifico, per i primi interventi di ripristino della viabilità, necessari alla riapertura al transito, anche con eventuali limitazioni, è stato stimato di circa quattro milioni di euro. Si tratta di lavori particolarmente complessi per i quali, nonostante si stia procedendo con la massima celerità, al momento, è azzardato definire la data della loro ultimazione creando false aspettative”. I venti chilometri del tracciato sono stati interrotti a causa dei terremoti succedutisi dal 24 agosto quando si erano verificati diffusi fenomeni di caduta massi e di danneggiamenti della sede stradale.

Le successive violente scosse del 26 e 30 ottobre hanno peggiorato notevolmente la situazione con la strada interessata da gravi scoscendimenti a valle, causati non solo dai massi precipitati, ma anche da cedimenti di muri di sostegno. Inoltre a gennaio la strada è stata oggetto di alcune importanti slavine. In una prima fase si sono effettuati, anche con tecnici dell’Anas, sopralluoghi aerei con elicottero, poi appena ottenuta una minima percorribilità con automezzi e a piedi. Per accelerare i tempi di esecuzione degli interventi è stato deciso di suddividere i lavori in sette lotti. Attualmente tre sono in corso di esecuzione e ultimazione. Due lotti riguardano la bonifica e il consolidamento delle pareti rocciose dell’intero tratto stradale, il terzo riguarda il ripristino della sede stradale dei primi cinque chilometri. Gli altri quattro interventi per i quali sono in corso la gara d’appalto o l’approvazione del progetto esecutivo a cui seguiranno le procedure per l’affidamento dei lavori riguarderanno ulteriori bonifiche delle pareti rocciose con la mitigazione del rischio geologico e il completamento del ripristino dell’intera sede stradale. “La Provincia considera questa opera urgente e necessaria – concludono Mismetti e Borghesi – così come ha dimostrato nella recente operazione che ha consentito agli agricoltori di provvedere alla semina delle lenticchie in tempo utile. Sarebbe comunque auspicabile che strade di competenza di altri enti, alternative alla SP477, come i valichi di Forca Canapine, Forca di Presta e Forca di Gualdo, potessero essere ripristinate anche parzialmente”.

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