La lettera del boss da Spoleto: “Ragazzi, non buttate via la vostra vita”

SPOLETO – Una lettera che è un insegnamento politico e di vita. Una sorta di testamento per i giovani, a scriverlo è il boss ergastolano Sebastiano Lo Giudice, recluso a Spoleto. La lettera è pubblicata dall’online di Repubblica e incita i giovani a non rovinarsi la vota: “abbandonate la droga e l’alcol e godetevi la vostra vita lavorando onestamente e con dignità, cosí non dovrete avere di chi bussa alla vostra porta”.

Lo Giudice è al 41bis a Spoleto da 10 anni e sta scontando condanne per associazione mafiosa, estorsioni, traffico di droga e per diversi omicidi commessi tra il 2001 e il 2009. E la lettera vuole testimoniare il suo profondo cambiamento”.

“Istruitevi, aprite gli occhi e lasciate perdere i falsi miti”, scrive Lo Giudice, che invita a “dare il giusto valore alla vita” perché poi, osserva, “sarà troppo tardi” e “le sofferenze resteranno soltanto a voi e alle vostre famiglie”. “Ho visto tanti bravi ragazzi – aggiunge – perdersi senza capirne la motivazione e sono certo che, se potessero tornare indietro, non rifarebbero più gli stessi errori”. Quindi, sottolinea, “abbiate la forza di dare una svolta alla vostre vite e non date adito alle millanterie dei quartieri perché prive di fondamento e fine a se stesse”.

“Io ho perso la vita, la mia bella gioventù, l’amore dei miei figli e delle persone che mi amano veramente – conclude Lo Giudice – se avrò la possibilità mi godrò i miei nipotini, altrimenti accetterò di morire in carcere come la Giustizia ha deciso, ma vorrei essere curato e scontare la mia pena con la mia dignità, senza avere problemi”.
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