Sindaco di Norcia sospeso, la procura chiede assoluzione in appello: “Mi ricandido”

“La giustizia ha fatto il suo corso, il procuratore denerale della Corte d’appello di Perugia stamani ha chiesto l’assoluzione per il reato di abuso d’ufficio che mi aveva portato alla sospensione dalla carica di sindaco di Norcia”. A  dirlo all’Ansa, al termine dell’udienza, è lo stesso Nicola Alemanno, che adesso annuncia la sua ricandidatura per la fascia tricolore della città di San Benedetto”. “La sentenza – afferma Alemanno – è attesa per il prossimo 21 maggio e fino ad allora resterò sospeso dall’incarico per effetto della legge Severino, ma moralmente mi sento sollevato da quella decisione data la richiesta odierna del procuratore generale Sergio Sottani”. Il processo d’appello che si è svolto stamani è quello per la vicenda della casetta della Pro loco di Norcia, per la quale Alemanno era stato condannato a un anno e dieci mesi per abuso d’ufficio e falso dai giudici del tribunale di Spoleto. Il reato di abuso d’ufficio aveva fatto scattare automaticamente le legge Severino e quindi la sospensione dalla carica di sindaco. “Adesso si dovrà attendere il pronunciamento della sentenza, ma sono fiducioso che verrà accolta la richiesta di assoluzione avanzata dal pubblico ministero”, ha aggiunto Alemanno. “Intanto – fa sapere Alemanno – inizierò la campagna elettorale per chiedere ai miei concittadini di nuovo la loro fiducia per continuare a guidare il nostro Municipio”.