Spoleto, Legnini salva il comune sulle scuole. Resta il problema delle vecchie spese di progettazione.

Ci sperava il Sindaco di Spoleto Umberto De Augustinis perchè Giovanni Legnini – commissario straordinario per la ricostruzione –  è una sua vecchia conoscenza. I due si conoscono da tempo, ancora prima che l’ex vicepresidente del Csm diventasse commissario. Ora , dopo tante polemiche e ricorsi, l’impasse sulla ricostruzione della scuola media Dante Alighieri e dell’infanzia Prato fiorito – edifici completamente inagibili – sta per risolversi.  Un bel risultato per l’amministrazione comunale che si era infilata in un vero e proprio vicolo cieco. Una situazione difficile, da cui il Comune non sapeva più come uscire. Ricostruzione bloccata, tempo perso, dalla quale non si prevedeva una facile o prossima soluzione. Tanto è vero che il Comune di Spoleto si è rivolto al Tar del Lazio contro l’ ordinanza dell’ex commissario Piero Farabollini che a giugno dello scorso anno, definanziò l’intervento senza riassegnare i fondi. Il tutto perchè la nuova amministrazione aveva deciso di non costruire più  il polo scolastico di San Paolo, realizzazione sulla quale aveva puntato la precedente giunta. Nelle ultime ore è stato trovato l’accordo: Legnini riassegna i dieci milioni di euro al Comune e De Augustinis  rinuncia al ricorso al Tar del Lazio.  Così le scuole Dante Alighieri e Prato fiorito potranno essere ricostruite nelle loro sedi originarie, e non più delocalizzate a San Paolo, dove c’è già un progetto pronto dal 2018. Proprio questo ultimo aspetto resta ancora da chiarire , in quanto ci sono circa 300 mila euro spesi per la progettazione del polo scolastico di San Paolo. Chi pagherà quelle spese ? E con quali soldi ? Non è un aspetto di poco conto che le parti dovranno affrontare, anche per evitare eventuali danni all’erario. Per adesso Legnini mette in ” salvo ”  De Augustinis e toglie le castagne dal fuoco all’amministrazione comunale di Spoleto.