Spoleto, rompicapo scuole: studenti nei prefabbricati e aule “pollaio”.

Alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Ora trovare il bandolo del problema scuole è veramente complicato. Una bella grana per l ‘amministrazione comunale di Spoleto si sta rivelando l’edilizia scolastica della città con il rischio che a settembre sarà difficile garantire la regolare ripresa delle lezioni. Un grattacapo non di poco conto per il Sindaco Umberto De Augustinis che nei giorni scorsi ha firmato due ordinanze con le quali si è deciso che a settembre le scuole di Beroide e San Giacomo non riapriranno. I due plessi scolastici  vanno messi in sicurezza e , in queste condizioni, non possono riaprire. Purtroppo ci sono altre 7-8 scuole che vivono la stessa situazione: Villa Redenta, Corone, Sordini, Pianciani, Dante Alighieri, Baiano, San Giovanni. L ‘elenco è lungo , tanto da rendere il prossimo anno scolastico un vero e proprio incubo per la giunta comunale. Attacca l ‘ opposizione guidata da Maria Elena Bececco: ” I ragazzi sono stati lasciati in strutture che dai primi riscontri tecnici non facevano presagire nulla di buono,  mentre il Sindaco rassicurava  sulla sicurezza di tutti gli edifici”. La sensazione è che si è all’inizio di una storia politicamente delicata, con una maggioranza di centrodestra tutt’altro che compatta.  Qualcuno prevede una crisi in autunno, con una parte della compagine di governo ( Fdi) pronta a chiedere conto allo stesso De Augustinis. Nemmeno la Lega si “spertica” troppo per difendere il primo cittadino e la sua giunta. Un silenzio assordante che con il passare dei giorni si fa sempre più pesante. Nel frattempo si è insediata proprio ieri la commissione di studio che dovrà proporre soluzioni alternative. Fanno parte del gruppo di lavoro dirigenti scolastici, rappresentanti di genitori, tecnici e amministratori locali con il vicesindaco Beatrice Montioni nel ruolo di presidente-coordinatore. Dalle prime ipotesi emerse occorrerebbero dai 22 ai 27-28 prefabbricati anche perché molte scuole non hanno gli spazi adeguati. Per la scuola primaria di Beroide sembra che l’unica soluzione sia quella dei moduli prefabbricati, per la media di San Giacomo si pensa ai locali dell’oratorio. Moduli scolastici invece per le medie Alighieri, Leonardi e Manzoni. Per questa ultima si valuta anche l’ipotesi di utilizzare i locali della scuola di musica e dell’ex istituto di olivicoltura. Tra le tante idee emerse ieri c’è anche quella di utilizzare la Caserma di via Cerquiglia. Restano poi due problemi sul tappeto: i costi per l ‘acquisto dei prefabbricati e il rischio classi ” pollaio”. Su quest’ultimo aspetto alcuni insegnanti chiedono lo sdoppiamento di alcune classi, provvedimento che sarebbe indispensabile alla primaria Toscano, a Villa Redenta e Le Corone. Il tempo stringe, l’opposizione incalza e pezzi della maggioranza aspettano. In mezzo ci sono gli studenti e le loro famiglie.