Tensione nel carcere di Spoleto, aggrediti poliziotti: detenuto umbro denuncia presunti abusi sessuali

Nuovi casi di aggressione nel carcere di Spoleto. In pochi giorni, secondo quanto denuncia il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, si sono verificati diversi eventi critici nel carcere di Spoleto, che hanno visto protagonisti alcuni detenuti. Un detenuto trasferito per ordine e sicurezza da Perugia ha aggredito un altro detenuto ed i poliziotti accorsi per bloccarlo hanno subito le sue intemperanze fatte da insulti, minacce e spinte. Dopo pochi giorni, sempre lo stesso detenuto, ha minacciato gravemente di morte un ispettore di reparto, poi ha aggredito l’agente di sezione reo di avergli chiesto di rientrare la sera in cella per la chiusura serale. “Il giorno successivo – spiega Bonino, segretario per l’Umbria del Sappe – ha mandato all’ospedale un detenuto colpendolo violentemente al volto. Stamattina, poi, un altro detenuto ha devastato mezzo reparto anche con uso dell’estintore”. Inoltre, prosegue sempre Bonino, pochi giorni fa un giovane umbro recluso per piccoli reati ha denunciato di aver subito abusi sessuali da un detenuto” e, scrive ancora il Sappe, lo stesso detenuto indicato come il presunto autore della violenza sessuale , “l’altro ieri ha ferito un agente di polizia penitenziaria con vetri rotti mentre sfasciava le vetrate di sezione”. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, stigmatizza i gravi episodi ed esprime solidarietà ai poliziotti coinvolti. Capece si rivolge in particolare al capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo per rinnovare l’invito ad incontrare il Sappe per affrontare i temi della gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione degli istituti, della riforma della media sicurezza. “Ma chiediamo – ha detto – anche l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi”.