Il Perugia è in ritiro ma i rinforzi ancora non si vedono. E i tifosi iniziano a preoccuparsi…

Il Perugia da ieri è in ritiro a Pergine Valsugana, località in provincia di Trento, ma di rinforzi almeno fino adesso, non se ne vede nemmeno l’ombra. Tre soltanto i giocatori che integrano l’ancora scarna rosa a disposizione di Giunti: Nicolò Casale, Song Hyok Choe e Yanik Frik. Elementi di belle speranze, ma non sufficienti a garantire un campionato tranquillo. E nei tifosi affiorano ora dopo ora sentimenti di preoccupazione. Ma andiamo con ordine.

L’organico dei Grifoni, che si è recato ieri in Trentino dopo un viaggio in pullman di circa otto ore, è composto attualmente da 24 elementi, tra cui Rizzo, Joss (entrambi sulla lista dei partenti) e il primavera Panaioli. I problemi sono soprattutto a centrocampo, dove l’unico elemento di spicco presente è Brighi. Diversi i prestiti non confermati, anche di un certo livello: Gnahore, Fazzi, Acampora, Dezi, Ricci, Nicastro, oltre naturalmente a Brignoli, la cui situazione deve ancora essere definita (con il portierone l’accordo c’è su tutto, ma è ancora in attesa dell’ultima occasione proveniente dalla massima serie). Infine, la cessione “pesante” a titolo definitivo di Gianluca Di Chiara, le cui parole all’arrivo in Campania sono destinate a far discutere.

Se tutto ciò non sta influendo minimamente sui tifosi a livello di campagna abbonamenti, basti pensare che sono già 1450 le tessere rinnovate, lo sta invece facendo a livello di stato d’animo: sono in molti i tifosi dalle parti di Pian di Massiano e non, stanno manifestando tutto il malcontento per questo presunto immobilismo della società sul mercato. Il sentimento che serpeggia principalmente è dunque quello di preoccupazione, visto che quest’anno il campionato sarà una serie A2, con squadre come Foggia, Venezia, Parma, Palermo, Empoli e Pescara, solo per fare qualche nome, pronte a dare battaglia e a recitare un ruolo importante.

In ultimo non va opportunamente trascurato l’ambito tecnico: la rosa attualmente è esiguo e per Giunti, allenatore all’esordio in cadetteria, non è la situazione ideale per cercare di inculcare ai suoi ragazzi il proprio credo tattico. Del resto il ritiro serve principalmente a questo.

Alla luce di tutti questi aspetti, pur nel rispetto del lavoro della società, che in questi ultimi anni si è rivelato più che positivo, e delle difficoltà che questo mercato presenta, sarebbe opportuno accelerare i tempi. In particolar modo per quei quattro cinque giocatori dati come “in dirittura di arrivo” dal presidente Santopadre qualche giorno fa.

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