Perugia, Bisoli: “Bene il mercato, ora vincere con lo Spezia”

Dopo un lungo silenzio, in concomitanza con il mercato, è tornato a parlare Pierpaolo Bisoli. Il tecnico sa bene che i nuovi arrivi possono dare nuova linfa alla squadra, soprattutto per dare continuità al successo di Crotone. E proprio sulle new entry, alla vigilia del match con lo Spezia, che Bisoli si è soffermato inizialmente: “Sono molto contento del mercato, per Bianchi parla la sua storia, Molina è stato inseguito a lungo, è un matrimonio che finalmente si realizza. Si tratta di un giocatore che per caratteristiche era sulla bocca della società. Poi sono arrivati altri giocatori, giovani, che ci daranno una mano. Hanno caratteristiche che non avevamo nella rosa, giocatori che possono alternarsi nei ruoli. E’ importante avere in questo girone di ritorno 20 elementi a disposizione, sperando che la dea bendata non ce ne privi alcuni. Mi preoccupa solo un po’ la condizione: Bianchi e Milos sono già avanti,  gli altri devono adattarsi agli allenamenti, Molina è ancora indietro. Loro sui primi due allenamenti hanno capito che si lavora sull’intensità e sull’adattamento; sono giocatori sani ed importanti, ma sono giovani e avranno sicuramente a disposizione meno tempo per entrare in ritmo”. C’è però un nuovo acquisto che potrebbe essere più importante degli altri e che sicuramente giocherà dall’inizio, come ha lasciato intendere Bisoli, vincendo il ballottaggio con Aguirre: “Guberti ora è finalmente con noi. Viene da un periodo di inattività dopo la squalifica. Tutti lo aspettiamo, lasciamolo tranquillo, ma ha qualità importanti che in questa squadra hanno in pochi cioè il tiro da lontano e il vedere la giocata in anticipo. Lui ha fatto con noi il ritiro, ha fatto tutti gli allenamenti durante l’anno e sul piano dell’allenamento, oltre il periodo di infortuni, ha fatto bene e non gli mancano gli automatismi con la squadra. È chiaro che è più facile da inserire un giocatore di questo genere come Guberti piuttosto che Aguirre che ha fatto solo 2 allenamenti con noi”. Ma l’uruguayano potrebbe comunque essere un’arma importante da sfruttare: “Sì. sarà importante avere un giocatore diverso da Guberti che possa affondare in maniera importante a gara in corso”. Oramai si va verso la conferma del 3-5-2: “Io credo sia più un 3-5-1-1 – ha puntualizzato il tecnico –  Il 3-5-2 lo puoi fare negli ultimi 15 minuti, ma se metti due giocatori piatti è di facile lettura per le difese. A me piace avere un raccordo sotto la punta, che possono anche diventare due punte. Per me è più un 3-5-1-1, come aveva fatto Di Carmine a Crotone tra le linee e sia Aguirre sia Guberti hanno questa capacità di lettura”. Due parole su Ardemagni, conteso da mezza serie B in questa campagna invernale: “Non è mai stato sul mercato. E’ un giocatore importante, deve lavorare per il Perugia e per conquistare il posto. giocatore importante; deve lavorare per il Perugia e deve conquistarsi il posto. Se adesso gioca Bianchi, ci sarà il momento in cui giocherà Ardemagni. Il calcio è fatto di situazioni in cui bisogna essere bravi a conquistarsi il posto. Ad esempio Mancini che adesso sta giocando dopo che nel girone di andata aveva giocato pochissimo. Non ho mai assicurato il posto da titolare a nessuno, neanche se fosse il più forte del mondo. Tutti sanno che devono essere pronti per giocare, anche se è chiaro che non posso cambiare 11 se non rischio di non dare una identità alla squadra”. Con lo Spezia sarà una specie di spareggio: “Sarà dura. Affrontiamo una squadra che ha fatto un mercato importante. Dovremo essere bravi a mettere a nudo i loro difetti, fare le giocate giuste e non giocare ai loro ritmi. Dobbiamo essere bravi sui raddoppi immediati, sarà un match che si giocherà sul filo dell’equilibrio e sono convinto che noi ci siamo, perché posso avere in panchina delle soluzioni in panchina con caratteristiche simili. E’ obbligatorio cercare di vincere per dare una soddisfazione a questa gente che ha dimostrato una maturità che non si vede da nessun’altra parte”. Chiosa finale per Comotto, che ha lasciato il calcio solo due giorni fa: “Ha fatto un gesto unico, di amore verso questa società. Ho avuto la fortuna di allenarlo due anni, è un atleta e un uomo di una professionalità unica. Rimarrà con noi, continuerà ad allenarsi e dovrà darci una mano fino alla fine. Ho nella testa l’idea di fargli giocare una gara di addio pagando una penale. Sicuramente continuerà da dirigente perché ha l’esperienza e la mentalità giusta per poterlo fare”.

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